C’è preoccupazione per “un’azione con evidenti connotati personali per nulla riguardanti l’effettiva gestione”. Così la Cisl di Siena sulla situazione che coinvolge Asp Città di Siena, l’azienda di servizi alle persone finita nella bufera dopo le dimissioni dell’ormai ex presidente Monica Crociani e del cda e dopo le modifiche all’articolo 12 del suo statuto. La preoccupazione del sindacato è dovuta a “tutte le parole che sono state dette in queste settimane, sebbene il Comune assicuri che non vi sarà nessuna modifica né nei servizi della persona né per quanto riguarda Farmacie comunali, mensa e gli altri servizi locali- si legge in un comunicato”.
L’organizzazione si augura poi che Asp” rimanga nell’alveo comunale, costituisca un patrimonio della città e sia amministrata in piena autonomia locale, secondo i programmi e le scelte dei propri organi, soprattutto del consiglio di amministrazione”, perché spingerla “fuori dal perimetro degli enti partecipati” significa creare le condizioni per ” la perdita di prestigio, identità e funzioni, mettendo a rischio il lavoro di tante persone e il futuro dell’azienda stessa– si legge ancora”.
“I lavoratori all’interno dell’ente sono sempre stati e saranno anche in futuro la vera forza trainante: questo lo ribadiamo a gran voce anche alla nuova gestione e faremo in modo che la loro opera sia valorizzata”. Sui dipendenti la proposta che Cisl farà al nuovo cda è quella di” un riconoscimento per tutto il personale che si è prodigato in modo splendido con professionalità e competenza, nel periodo Covid”, ed inoltre verrà chiesto subito un incontro “dare prova della volontà espressa dal consiglio comunale”.