Con una lunga nota è direttamente Ulderico Izzo, direttore dell’azienda partecipata, che vuole smentire quanto diffuso dalla stampa in questi giorni
“È facile costatare che il bilancio dell’Asp è stato approvato con il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti espresso nella seduta del 26 aprile 2022; successivamente lo stesso collegio si è soffermato, in data 4 agosto sulla imputazione contabile (rispetto ad un bilancio già approvato con il loro parere favorevole), di una plusvalenza derivante dalla vendita di una porzione di unità immobiliare”, afferma.
E questa plusvalenza, continua Izzo, “è stata correttamente iscritta a bilancio e il suo ammontare è stato destinato a finanziare spese di investimento e non corrisponde a verità quanto affermato sulla stampa locale in merito ad una errata imputazione, che andrebbe oltretutto ad influire sul risultato di bilancio”
Il regolamento di contabilità interno all’azienda, ricorda il direttore “non può, difatti essere applicato quando deroga alle regole del codice civile, che sono quelle che disciplinano la redazione del bilancio di esercizio dell’Asp”. Ed ancora: “il dubbio che si è posto l’organo di controllo è stato ampiamente confutato, tanto è vero che il 29 settembre, in sede di verifica il collegio dichiara a verbale che “In merito al bilancio 2021 il collegio ritiene correttamente imputata a conto economico la plusvalenza di 181mila euro realizzata nel 2021 per l’alienazione di un immobile alla Contrada della Pantera, rilevando l’opportunità di modificare il regolamento di contabilità ove prevede, che le plusvalenze realizzate su beni immobili costituenti il patrimonio dell’Asp debbano essere accantonate in un fondo, senza transitare dal conto economico”.
“L’articolo 17 c.4 del regolamento di contabilità, di rango inferiore rispetto al codice civile che richiama i principi contabili per la redazione del bilancio, appare in contrasto con quest’ultimo – prosegue il direttore -. Il collegio ricorda di aver già verificato che la plusvalenza realizzata è stata oggetto di delibera del cda circa la sua destinazione per reinvestimenti nel patrimonio. Il collegio altresì invita il CdA ad aggiornare quanto prima il regolamento di contabilità, allineandolo alle prescrizioni del Codice civile e dei principi contabili nazionali ed internazionali.”
Per questo il direttore precisa che l’operato dell’Asp è “pienamente conforme alla legge e alle regole contabili” e, sottolinea, “a riprova di ciò si ribadisce che le procedure per la ristrutturazione del tetto e delle facciate degli immobili sono partite e sono in itinere”
Poi c’è la risposta alle parole di Bruno Valentini (“l’Asp è una vacca da mungere anche quando è stata costretta a versare 100 mila euro per il restauro della facciata della biblioteca comunale”). “Occorre precisare che la notizia fornita non corrisponde alla realtà”, dice Izzo spiegando come la Partecipata “aveva aderito ad un accordo di partenariato con il Comune di Siena ai fini di un progetto relativo agli accessi fisici e digitali alla Biblioteca (e non di ristrutturazione della facciata) degli Intronati e il contributo di 100 mila euro era subordinato comunque all’esito positivo della richiesta di finanziamento fatta dal Comune al Ministero dei beni culturali; il progetto non è stato approvato e nessuna somma di conseguenza è stata versata al Comune”.