Venerdì 11 novembre, l’Assemblea Siena Beni Comuni ha organizzato un “Flash Mob”, ovvero una performance di strada improvvisata per le vie di Città e tra i passanti qualcuno ha deciso di unirsi.
Mentre alcuni ragazzi giacevano in terra “morti” con indosso un cartello “vittima del mercato”, altri disegnavano le loro sagome sulla strada. Con un megafono uno dei ragazzi ha gridato tutta la sua indignazione:
«SIENA INDIGNATI! Il 15 maggio scorso centinaia di migliaia di persone in Spagna sono scese in piazza per manifestare la loro indignazione gridando questo slogan semplice ed efficace: “NON SIAMO MERCANZIA NELLE MANI DI POLITICI E BANCHIERI!”
Da allora il movimento non si è più fermato: dal 17 settembre continua l’occupazione del parco di fronte a Wall Street, New York, il cuore della finanza globale. Le loro rivendicazioni hanno percorso chilometri e oggi decine di grandi e piccole città degli Stati Uniti sono “occupate” dal popolo pacifico dell’indignazione.
Di fronte all’attacco spietato che la finanza e la grande industria mondiale hanno sferrato ai popoli, alle lavoratrici, ai lavoratori, ai pensionati, agli studenti, ai precari, a chi pensava di avere un futuro e sa di non averlo più.
Di fronte alle politiche anti-crisi di austerità, alla macelleria sociale promossa da quelle stesse istituzioni che in questa crisi ci hanno trascinato.
Di fronte ai governi ostaggio dei mercati.
Di fronte ai politici corrotti, al bipolarismo fasullo, alla democrazia svuotata di significato.
Di fronte a tutto ciò i popoli si stanno opponendo.
Forti della convinzione che siamo noi la maggioranza – “We are the 99%” – non ci faremo rubare il nostro futuro e la nostra dignità. Nonostante i miliardi di dollari ed euro che le lobby della comunicazione spendono ogni anno per manipolarci, dividerci e mistificare, non riusciranno a fermare il dilagare della consapevolezza: la ricchezza siamo noi a produrla e a noi deve tornare.
Per questi motivi noi dell’Assemblea Siena Beni Comuni ci sentiamo parte di questo movimento globale che non crede nelle facili ricette del bipartitismo e dei tagli alla spesa. Noi crediamo che solo grazie all’unità, la partecipazione e la mobilitazione potremo riprenderci i nostri diritti. Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà agli arrestati e alle arrestate di Barcellona, Madrid, New York Oakland City e a tutti coloro i quali sono perseguitati per l’unica colpa di aver espresso le loro idee e averle manifestate pacificamente.
Ogni ora che passa siamo vittime della speculazione sul debito. Ma noi non siamo più disposti a sacrificare le nostre vite in onore dei mercati. Noi questa crisi non la paghiamo! La paghi chi l’ha creata!»
Assemblea Siena Beni Comuni – Indigniamoci