Siena

Aumentare qualità e quantità della differenziata: i progetti di Sei Toscana e Revet per potenziare la raccolta del vetro

Elaborare progetti comuni e potenziare le attrezzature di servizio per aumentare quantità e qualità della raccolta differenziata del vetro. A Rimini, in occasione di Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa per l’innovazione in ambito ecologico e per i nuovi modelli di economia circolare, Sei Toscana e Revet sono state le protagoniste del convegno “Accordo Anci-Coreve: il bilancio delle attività della commissione tecnica” organizzato da Ancitel Energia e Ambiente e CoReVe (il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro).

All’incontro, il Dg di Sei Toscana Gianluca Paglia ha portato la sua testimonianza sui progetti in corso, illustrando le azioni e gli investimenti previsti nel nuovo piano industriale che Sei Toscana farà nel prossimo quinquennio per promuovere un progressivo passaggio alla raccolta separata del vetro nel territorio servito, con l’obiettivo di intercettare una maggiore quantità e, soprattutto, di avviare a riciclo un rifiuto di qualità elevata.

“Ad oggi – dice Paglia – nella Toscana del sud il modello di raccolta prevalente è ibrido, ossia plastica, lattine e vetro insieme. Il nuovo piano industriale della società mira invece a implementare la raccolta separata del vetro, con l’obiettivo atteso di intercettarne oltre 46.000 tonnellate nel 2026. Il piano di riorganizzazione prevede la collocazione di quasi 7.000 contenitori ad accesso controllato per la raccolta del vetro da qui al 2025, mettendo così a disposizione del territorio un servizio più capillare ed efficiente”.

Un obiettivo condiviso anche da Revet, intervenuta al convegno con l’Ad Alessia Scappini.

“Il nostro obiettivo è quello di accompagnare tutta la Toscana alla raccolta mono materiale del vetro – afferma Scappini – per garantire una migliore quantità e qualità del rottame da riciclare. Per questo negli ultimi anni abbiamo investito per automatizzare la raccolta e ridurre drasticamente la frantumazione dei rottami di vetro che, insieme alle impurità, limitano la capacità di recupero. L’ottimizzazione della raccolta è stata raggiunta anche grazie al sistema di tracciatura che ha visto la taggatura di tutti i contenitori stradali permettendo la certificazione del servizio in tempo reale. Dal punto di vista impiantistico, il risultato è garantito dalla filiera industriale tutta toscana rappresentata da Vetro Revet che ha raggiunto una capacità di trattamento di 15.0000 tonnellate annue e, nel 2020, una percentuale di recupero del vetro di oltre il 96%”.

 

 

Niccolò Bacarelli

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Niccolò Bacarelli

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