
Sull’aumento di capitale di Monte dei Paschi la Fondazione attacca il Comune, ed in un comunicato tuona: “non possiamo fare a meno di stigmatizzare il mancato rispetto degli ovvi doveri di riservatezza a tutela della libertà decisionale dei membri degli organi deliberanti e la relativa fuga di notizie su votazioni aventi potenziali effetti price sensitive, in palese violazione del Codice etico della Fondazione”.
La nota di FMps fa riferimento ad un comunicato di qualche ora fa del sindaco Luigi De Mossi che aveva rivelato come palazzo Sansedoni avesse “deciso di far crescere il proprio intervento dagli iniziali 70 mila euro a 10 milioni” e si è detto dispiaciuto per “il voto contrario espresso, in deputazione generale della Fondazione, dai rappresentanti delle due Università di Siena, in singolare dissintonia con il territorio”.
Di tale questione “sono già stati interessati l’organismo di vigilanza e il collegio dei sindaci dell’Ente – recita il comunicato della Fondazione-. Nel riservarci ulteriori azioni a tutela della Fondazione e dei suoi organi, si ribadisce che, come espressamente indicato nello Statuto e nella normativa vigente, i membri della deputazione generale “agiscono in piena autonomia e indipendenza nell’esclusivo interesse della Fondazione per realizzare gli scopi previsti nello Statuto” e “non rappresentano” in alcun modo “gli Enti dai quali sono stati designati, né rispondono ad essi del loro operato (articolo 7, comma 4)””.
La nota prosegue: “Ogni voto è espresso liberamente e in buona fede, con l’obiettivo di servire al meglio la Fondazione e il suo territorio di riferimento”.
Mentre sull’aumento di capitale la Fondazione ha espresso “grande soddisfazione” per aver espresso la notizia. “È certamente frutto della tenacia, oltre che della professionalità di tutto il management della Banca che ha redatto un Piano Industriale esigente e credibile”, si legge ancora.