“Aurum urens”, morte e rinascita della Sardegna colpita dagli incendi nella mostra di Michele Ardu

Dalla sua terra ferita, la Sardegna, per raggiungere tutto il mondo con un messaggio universale sul rispetto della natura. È il significato di Aurum Urens, la mostra del fotografo di fama internazionale Michele Ardu che sarà ospitata da oggi fino al 10 luglio ai Magazzini del Sale.

Quindici scatti e trenta sculture, questa l’opera di Ardu che racconta la distruzione che gli incendi hanno portato sul Montiferru, nella provincia di Oristano, nello scorso anno. “Ero lì per lavoro e fui colpito dalla devastazione del luogo e , paradossalmente, dalla bellezza delle forme lasciate dal fuoco”, racconta il fotografo, che è proprio originario di Oristano.

Da qui la necessità di dover comunicare quanto accaduto e far capire la preziosità e la fragilità della natura. “A livello emotivo fu qualcosa di veramente forte da digerire. Sembrava un campo di battaglia. Per cui ho provato a ricreare un percorso che mettesse il visitatore davanti all’energia della natura distrutta – prosegue l’artista-. Il mio progetto è anche un tentativo per portare la luce su un questione di portata internazionale che ha colpito tante zone del mondo”.

Nell’esposizione si potranno osservare i resti di olivi secolari colpiti dalla violenza delle fiamme. “Credo che non siano alberi morti invano, ma che semplicemente abbiano cambiato forma dopo tanti secoli – continua Ardu-. Mi sono concentrato in particolare sugli olivi visto che mi trovavo in quei giorni a Cuglieri, zona ricca di queste piante”.

La chiosa: “Vorrei valorizzare questi resti e, con l’aiuto di qualche collezionista, riuscire a generare un indotto per dare vita ad iniziative di riforestazione ed educazione ambientale. L’idea di fondo sarebbe sviluppare alcuni parchi nella varie zone colpite dagli incendi”

MC