Poche parole per creare una vera e propria bufera. Non sono piaciute alle associazioni di categoria locali le affermazioni che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha usato su Facebook per commentare il caso delle indennità percepiti dai consiglieri regionali durante il lockdown. Nel post il governatore della Toscana ha ripreso anche il mondo delle aziende. Per Rossi infatti ” anche 234000 imprese hanno chiesto e 188000 hanno ottenuto e ricevuto la cassa integrazione senza avere subito nessuna riduzione di fatturato. Anch’esse devono restituire allo Stato il maltolto. Esse hanno pagato con i soldi dello Stato i dipendenti che dovevano essere formalmente a casa e che invece lavoravano”.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Secondo Leonardo Nannizzi, presidente di Confesercenti Toscana, le affermazioni di Rossi , “tendono a confondere le acque su una vicenda censurabile come quella dei rimborsi percepiti dai consiglieri regionali, offendendo l’intero mondo imprenditoriale“. Dura anche la Confindustria Toscana sud con il presidente Paolo Campinoti che accusa Rossi di “mistificare la realtà offendendo l’intero sistema produttivo della regione e del paese. Il post in questione è quindi l’ulteriore vergognosa espressione di chi si erge a paladino del bene comune ipotizzando comportamenti impropri o addirittura fuori legge senza la benché minima giustificazione su dati concreti e comprovati.Gli imprenditori ricordano o meglio insegnano al Governatore che l’istituto della cassa integrazione ha dei precisi schemi applicativi che non hanno una diretta correlazione con il dato del fatturato mensile”. Con un post su Facebook ha contrattaccato anche il direttore di Confcommercio Siena Daniele Pracchia : “quando la smetterai di scrivere queste sciocchezze( scrive rivolgendosi direttamente al presidente Rossi ndr.)? Se hai le prove di quello che hai scritto tirale fuori e fa che siano vere. Altrimenti devi chiedere scusa a tutti quelli che sono rimasti chiusi e che tu non volevi far neanche riaprire”.
Le invettive contro Enrico Rossi, in un periodo di piena campagna elettorale, arrivano anche dalla politica con il leader della Lega Matteo Salvini che, ricordando la diatriba sulla gara del Tpl, sostiene che “il governatore toscano Enrico Rossi offende gli imprenditori della regione e di tutta Italia, d’altronde è noto che lui preferisca di gran lunga i francesi”.
Per rispondere ai tanti attacchi subiti nelle ultime ore lo stesso Enrico Rossi, con un altro post su Facebook, dove ha riportato alcuni articoli della stampa nazionale, invitando ” tutti , compreso le associazioni datoriali, a commentare le seguenti note sulle informazioni fornite dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, con il suo presidente, Giuseppe Pisauro, davanti alle commissioni bilancio”.