Siena

Banca di Anghiari e Stia cerca alleate sul territorio senese

Abbiamo incontrato il Presidente Paolo Sestini, della Banca di Anghiari e Stia, appena confermato nell’incarico da un’Assemblea dei Soci che nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria ha visto quasi 1000 soci conferire delega al Rappresentante designato.

Presidente come si presenta la nuova squadra ai vertici della Banca?

Come ha già anticipato Lei il risultato che più mi inorgoglisce è il fatto che 957 Soci hanno conferito la propria delega per esprimere il voto sui punti in discussione in Assemblea. Gli organi sociali che il Consiglio ha presentato sono frutto di attente valutazioni che vanno dagli aspetti professionali dei singoli, con le loro diversità che arricchiscono le esperienze comuni, al fatto che sono state introdotte forze giovani all’interno del Consiglio e del Collegio e che il genere femminile è ora adeguatamente rappresentato, rispettando così anche i dettami della Banca Centrale Europea. Anche sotto l’aspetto del territorio tutte le comunità nelle quali la Banca tradizionalmente opera sono rappresentate. Voglio poi ringraziare i Consiglieri che hanno deciso di non ripresentarsi, Giovan Battista Donati, Giovanni Fornacini e Mons. Marco Salvi, per il prezioso lavoro che hanno svolto in questi anni dimostrando un senso appartenenza alla Banca non comune. Ho lavorato bene con loro e con gli altri membri e credo che la nuova formazione sarà altrettanto attenta ai bisogni del territorio.

 

E riguardo i numeri del bilancio 2019 cosa possiamo dire, Presidente?

Il 2019 è stato un anno significativo per la nostra Banca che ha continuato nella propria opera di accrescimento delle grandezze bancarie tradizionali, sono cresciuti sia gli impieghi (+3,6%) che la raccolta diretta (+ 7,2%) ed indiretta (+6,9%), tant’è che il prodotto bancario sfiora il miliardo di Euro. L’esercizio si è chiuso con un utile di 648mila euro, quasi interamente accantonato a riserve, che ha portato il Cet1 al 13,43%, dato che sottolinea la solidità della nostra Banca.

Una Banca solida e ben gestita, quindi, ma il futuro?

Certo, pur prendendo atto con soddisfazione dei positivi risultati conseguiti, non ci sfugge la necessità di una riflessione più ampia sulla situazione economica e sociale che siamo chiamati ad affrontare: la lunga fase di recessione e le conseguenze della pandemia da Covid 19 impongono risposte adeguate anche da parte del sistema bancario.

Siamo consapevoli che ogni territorio – con le sue peculiarità, le sue aziende, le sue famiglie, il suo tessuto sociale – ha bisogno di essere vissuto e sostenuto con azioni specifiche: questo è da un lato il vantaggio competitivo delle piccole banche come la nostra, ma dall’altro rappresenta anche la sfida più forte cui saremo chiamati nei prossimi mesi.

Dobbiamo prima di tutto chiederci fino a che punto abbiamo singolarmente la capacità di essere punto di riferimento per un’intera area omogenea.  A questo riguardo occorre dire con chiarezza che la dimensione di territorio cui pensiamo – proprio per le caratteristiche che richiamavo prima – è quella delle provincie di Arezzo e Siena.

Il positivo andamento della nostra Banca ci sostiene nel pensare per il prossimo futuro anche ad alleanze con altre consorelle che operano nel medesimo territorio.

Siamo consapevoli però che una parte consistente della nostra forza deriva dall’appartenere ad un Gruppo Bancario come quello di Iccrea; un gruppo che dopo la necessaria fase di avvio – sotto la guida del Presidente Giuseppe Maino e del Direttore Mauro Pastore – apre una stagione di positivi risultati.

Ci rasserena la certezza che anche le linee strategiche del Gruppo non potranno discostarsi – in tema di alleanze – dalla nostra visione dei territori: solo una illuminata guida centrale potrà dare la giusta collocazione alle istanze dei singoli.

Insomma, Presidente, al nuovo Consiglio non mancherà il lavoro…

Credo proprio di no, ma confidiamo di aver messo insieme una squadra di grande qualità in grado di operare scelte strategiche coerenti con le necessità dei territori di riferimento. E poi voglio sottolineare anche la qualità del nostro management e di tutti i dipendenti ai quali va il mio ringraziamento per la dedizione al lavoro e l’impegno che hanno profuso nel periodo più difficile dell’emergenza sanitaria. Abbiamo davanti mesi difficili per l’economia, ma insieme sapremo superare tutte le difficoltà.

marco crimi

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marco crimi

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