Banca Monte dei Paschi di Siena e le Associazioni dei Consumatori hanno illustrato oggi a Chiusi, nel corso dell’incontro organizzato per la presentazione del ConsumerLab, le ultime ricerche in materia di previdenza complementare.
All’evento hanno partecipato Leandro Polidori, responsabile area compliance e customer care di Banca Monte dei Paschi di Siena, Michele Pauciullo, responsabile direzione territoriale retail di Siena sud e Guido Pratesi di Adiconsum. Attraverso le testimonianze di questi autorevoli relatori sono stati evidenziati i contenuti dell?iniziativa, nata nell’ambito delle attività del ConsumerLab.
Il Laboratorio è un pioneristico tavolo di lavoro comune e di confronto permanente, attivato da anni tra il Gruppo Montepaschi e le più importanti Associazioni italiane dei Consumatori. ConsumerLab ha lo scopo di migliorare la comunicazione tra la Banca e gli utenti, approfondendo questo rapporto in modo da individuare le reali problematiche dei consumatori locali.
Con questo intento, una grande realtà bancaria nazionale quale Banca Monte dei Paschi di Siena si apre all?ascolto non solo delle Associazioni dei Consumatori aderenti e dei loro associati, ma anche di tutta la cittadinanza che voglia raccogliere l’opportunità della presenza di un apposito ‘punto d’ascolto’.
Infatti, a partire dal 28 e fino al 30 giugno, sarà attivo uno specifico ‘corner’, allestito nella filiale di Chiusi Stazione in Piazza Dante n. 21, per recepire le necessità concrete delle famiglie, clienti e non.
Il confronto di questa mattina, sviluppatosi sul tema della previdenza complementare, ha evidenziato come i dati nazionali trovino conferma anche nel territorio della provincia di Siena. Già oggi chi va in pensione con il metodo contributivo ha una ‘copertura’ di circa il 50% dello stipendio percepito.Tale gap è destinato ad allargarsi in maniera esponenziale, tanto che nel 2050 la media di copertura dei lavoratori italiani sarà del 35%.
Considerato che la popolazione in età da lavoro è destinata a ridursi di circa il 16% entro il 2050 in Europa, mentre la popolazione anziana aumenterà drasticamente nello stesso periodo, risulta evidente come alla previdenza pubblica si dovrà affiancare una previdenza complementare, che consenta il raggiungimento di un adeguato livello di copertura.
Attualmente, le forme pensionistiche si concretizzano tramite fondi chiusi (o negoziali), fondi aperti e forme pensionistiche individuali. Quest’ultime in particolare si dividono in forme individuali pensionistiche (Fpi) e piani individuali pensionistici (Pip).
Poiché le risorse gestite dalla previdenza complementare in Italia si collocano oggi attorno al 5% del Pil, rispetto a valori del 70% per gli Stati Uniti e per il Regno Unito, è evidente l’importanza della strada da percorrere per accorciare il divario.