“Banche e intelligenza artificiale, l’uomo sia al centro”: da Siena parte il progetto cofinanziato dalla Ue

Dal 2012 al 2022 gli addetti di banche e assicurazioni in Italia si sono ridotti di 542mila unità. Tra i complici del calo c’è anche l’intelligenza artificiale, con chatbot e sportelli digitali che hanno impattato sul settore.

A dare una risposta a questo problema ci prova la due giorni di lavori che l’associazione Siena Ideale ospita nella sua sede ed a cui sono presenti numerosi operatori internazionali. Il convegno tra l’altro non poteva che svolgersi nella nostra città, dove si trova la Banca più antica del mondo. Tra le criticità segnalate c’è anche l’alto numero di clienti italiani che, non essendo digitalmente alfabetizzazi, rischiano di non avere più una pezza d’appoggio ‘fisica’ per compiere le operazioni bancarie. Al termine della due giorni verrà redatto un documento che sarà poi presentato ai competenti organismi di Bruxelles. Il progetto si chiama FinAi , è cofinanziato dalla Commissione Europea, e coordinato da First Cisl, che si avvale della collaborazione scientifica di Adap e della belga Università di Lovanio, con la partecipazione di sindacalisti provenienti da ben 13 paesi europei.

“Dopo i saluti istituzionali è stato illustrato il progetto e i relativi obiettivi e le tappe previste nelle diverse capitali europee. In un contesto di desertificazione bancaria e forte trasformazione digitale, è stata sottolineata l’importanza di un nuovo umanesimo in grado di governare i processi di cambiamento in atto, portando la persona al centro, coerentemente con quanto regolato nel recentissimo artificial intelligence act europeo”, si spiega.

“Sarà compito dei rappresentanti dei lavoratori assicurarsi che l’inclusione e la sostenibilità siano elementi imprescindibili del dialogo sociale nei luoghi in cui si svolge, come avvenuto quest’oggi presso Siena Ideale. Siena si riconferma così “capitale” di una rinnovata visione antropocentrica dell’evoluzione della storia umana”, si spiega ancora.