“Banksy. Realismo Capitalista”, a Volterra cento opere e una grande mostra svelano il linguaggio rivoluzionario dello street artist

Topi che rivendicano i loro diritti, bimbi che giocano con il giubbotto antiproiettile e bambine che abbracciano bombe: Volterra accoglie i linguaggi rivoluzionari di Banksy, uno dei più famosi street artists del mondo, in una mostra composta da oltre centro opere tra serigrafie, video, stampe e sculture.

“Banksy. Realismo Capitalista” è il nome dell’esposizione che sarà ospitata da lunedì 18 marzo e fino al 3 novembre al Centro studi espositivo Santa Maria Maddalena e che è promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, prodotta da Opera Laboratori e curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani.

“Banksy. Realismo Capitalista” – spiega Roberto Pepi, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra – intende valorizzare la nostra città. Prima lo avevamo fatto con l’arte etrusca e romana. Oggi con il contemporaneo. Le numerose opere, che arrivano dalle più importanti collezioni private, anche britanniche – sottolinea – rappresentano il valore aggiunto di una mostra su tale artista i cui messaggi risultano essere particolarmente affascinanti e coinvolgenti”.

Protagoniste assolute della mostra sono trenta serigrafie, considerate dall’artista britannico come tracce fondamentali per diffondere i suoi messaggi etici. Tra queste c’è l’immagine Girl with Balloon, che fu votata in un sondaggio come l’opera più amata dai britannici.

Materiali e documenti di Banksy saranno osservati dai visitatori secondo l’esito di uno studio multidisciplinare che è stato condotto sul lavoro dell’anonimo artista e letto attraverso il saggio ‘Realismo Capitalista’ di filosofo Mark Fisher.

Oltre ai lavori in strada ci sarà anche la produzione meno nota: quella realizzata in studio. E poi i video: diciotto cortometraggi e documentari con un inedito Banksy dietro la macchina da presa. Affiancata all’esposizione c’è anche la produzione di un catalogo, realizzato da Sillabe.

Dopo le due porte d’ingresso, che rappresentano cultura punk e street art – l’allestimento vuole sviscerare il fenomeno dello street artist a 360 gradi senza dimenticare altri artisti che interagiscono con lui, come Kaws e Shepard Fairey.

“L’approccio che la nostra mostra propone è quello genealogico – spiegano i curatori-, della ricostruzione dei rapporti tra le forze, attraverso un lavoro curatoriale che sia in grado di rendere conto dei rapporti di forza che, unificando piani tradizionalmente separati come l’arte e la comunicazione commerciale, determinano il singolo fenomeno sia storico che individuale”.

La mostra fa parte del percorso espositivo ‘Anima di Volterra’. Un unico itinerario con audioguida gratuita per scoprire piazza San Giovanni, il Duomo, il Battistero e l’Antico Ospedale-Centro studi espositivo Santa Maria Maddalena.

Orari ‘Anima di Volterra’: dal 18 marzo al 3 novembre aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 18, con ultimo ingresso alle 17.30. Tariffe: biglietto interno da 8 euro, comprensivo di audioguida; biglietto ridotto da 6 euro, comprensivo di audioguida, per ragazzi dai 6 ai 18 anni, over 65, soci Coop, Fai, gruppi composti da più di 15 persone

Info e prenotazioni: +39 0577 286300; animadivolterra@operalaboratori.com