Basket, la Vismederi Costone Siena capolista ospita la Fides Montevarchi. Riccardini: “In campo per confermarci”

Si chiuderà domani il girone di andata della Vismederi Costone Siena che, in casa con la Fides Montevarchi, giocherà la decima partita del suo campionato. L’appuntamento è per le 18 di domani, domenica 26 novembre, al PalaOrlandi di Siena dove i gialloverdi, primi in classifica, se la vedranno con i diretti inseguitori. La formazione di coach Tozzi arriva a questa sfida col vento in poppa, forte di otto vittorie in nove uscite. Gli avversari, dal canto loro, hanno raccolto fin qui cinque successi in otto giornate.

“Siamo carichi, veniamo da due importanti affermazioni contro squadre di livello e ci vogliamo confermare”. Così Riccardo Riccardini, viceallenatore di Maurizio Tozzi, che ha presentato la partita contro la Fides. “I ragazzi si sono allenati bene – prosegue – e la striscia aperta aiuta a tenere alto il morale. Non dobbiamo lasciarci distrarre da niente e dobbiamo continuare a lavorare con umiltà come abbiamo fatto finora”. “La Fides Montevarchi – spiega il tecnico – è un’ottima formazione, e lo ha dimostrato sia in Coppa, qualificandosi per le Final Four, sia in campionato. Quella che affronteremo è una squadra brava a non fornire punti di riferimento, che riesce a trovare energie e risorse da tutti i suoi giocatori e che dovremo affrontare con il massimo della concentrazione”.

“La squadra sta bene, fisicamente e psicologicamente – dice Riccardini –. Negli ultimi incontri si è visto quello che fa la differenza: lo spirito di gruppo e di sacrificio, la voglia di fare un passo in più in difesa e quella di cercare sempre il passaggio giusto per trovare il miglior tiro. È questa la chiave per far bene. Quella di domani sarà la nostra decima partita, l’ultima del girone di andata, e la volontà è quella di chiudere al meglio questo spezzone di stagione davanti al nostro pubblico”. Proprio al pubblico si appella Riccardini: “L’apporto dei tifosi è sempre fondamentale. Il nostro obiettivo deve essere quello di far sempre bene, ma il sesto uomo deve essere quello sugli spalti”.