Siena

Basket, la Vismederi Costone Siena verso la trasferta di San Miniato. Nasello: “Parola d’ordine? Lavoro duro”

“Quando ci siamo ritrovati per la prima volta tutti insieme nello spogliatoio non ci siamo posti né obiettivi né limiti. Sappiamo tutti che giochiamo per mantenere la categoria, ma l’imperativo è guardare alla nostra stagione giorno per giorno”. Così Ferdinando Nasello, ala della Vismederi Costone Siena, ha esordito nel parlare di questo primo scorcio di stagione dei gialloverdi. “Siamo riusciti a partire con il piede giusto e raccogliere tre successi consecutivi – ha aggiunto il giocatore – ma è chiaro che non siamo neanche a metà percorso. La parola d’ordine è una sola: lavorare sodo”.

“Avevo già giocato in categorie superiori – spiega ancora Nasello – e avevo un certo tipo di aspettative sul campionato di Serie B Interregionale. Quello che posso dire è che non mi aspettavo un torneo così tanto equilibrato, con tante squadre in grado di vincere e dar battaglia in ogni palazzetto. Noi stessi, siamo stati in grado di battere l’Use Empoli, probabilmente la squadra più quotata del nostro girone. Rispetto all’anno scorso, poi, il livello di impegno è cambiato completamente. Adesso ci troviamo alle porte del professionismo, il che stravolge tutta l’impostazione della settimana”.

“Credo che siamo una squadra molto buona e che è allenata ancora meglio – aggiunge il numero 7 costoniano –. Quello che siamo riusciti a ottenere fin qui ce lo siamo conquistati sul campo, lavorando duramente. Tra le chiavi di una stagione c’è anche il riuscire a creare un ambiente sano e sereno ed è quello che stiamo provando a fare. Nonostante i numerosi avvicendamenti, a partire dall’allenatore fino ai giocatori, noi che eravamo già qui lo scorso anno stiamo provando a far capire alle new entry cosa significa giocare in questa città e per questa società, difendere questi colori e farsi portatori di un certo tipo di valori”. “Domenica ci attende una sfida dura – conclude Nasello – sul campo di San Miniato. Fontevivo per loro è un fortino, e io lo conosco bene avendo giocato lì due anni. Adesso siamo al lavoro per capire le loro vulnerabilità, ma di certo non mi sorprende di vederli così in alto in classifica”.

emanuele giorgi

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