“Abbiamo vissuto una prima fase grandiosa, abbiamo sollevato la Coppa Toscana, e anche la seconda fase è andata benissimo”. Così Emanuele Montomoli, presidente della Vismederi Costone Siena, ha tracciato il bilancio della squadra alla vigilia delle finali playoff. I gialloverdi, infatti, hanno staccato il pass per la serie finale, che deciderà chi andrà in Serie B Interregionale l’anno prossimo, in appena tre gare. Per decidere l’altra finalista, invece, occorrerà attendere fino a domani sera, quando San Vincenzo e Mens Sana si sfideranno in una gara 5 all’interno di un PalaEstra che già si preannuncia infuocato. “In semifinale ce la siamo visti con la Pallacanestro Agliana 2000 – continua Montomoli -, vincendo 3-0. Un risultato a mio avviso bugiardo e che non rende merito al valore di questa squadra che ci ha dato filo da torcere. Adesso però siamo pronti alla finalissima”.
Interrogato su cosa ne pensa delle possibili avversarie, il numero uno della Piaggia è sicuro: “Sono entrambe squadre fortissime, con caratteristiche diverse. Da una parte abbiamo giocatori del calibro di Camillo Bianchi ed Edoardo Persico, ragazzi che hanno già affrontato categorie superiori e che hanno già giocato partite importanti come quella di domani. Dall’altro lato anche la Mens Sana ha giocatori incredibili. Penso a Gianluca Prosek che l’anno scorso giocava in Serie A in Repubblica Ceca, ma sarebbe riduttivo parlare solo di nomi”.
Il massimo dirigente del Costone, poi, si concede ad una disamina più ampia su quello che è il “suo” Costone. “Tre anni fa abbiamo iniziato un nuovo progetto, lo abbiamo fatto insieme al Direttore generale Andrea Naldini e al Direttore sportivo Francesco Bonelli – spiega -. Il nostro obiettivo era quello di creare una società che fosse credibile. Nell’immaginario collettivo della città , eravamo rimasti la “terza squadra di Siena”, una visione che per me è sbagliata. Ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi a lavorare, prima ancora che per costruire una squadra forte, per costruire delle fondamenta solide per i prossimi 5-10 anni”. “Noi, non avendo il blasone della Mens Sana né il settore giovanile della Virtus, dovevamo proporre qualcosa di diverso. Spesso leggo o sento dire che il Costone mette sul piatto solo denaro, ma questo non è vero. Se siamo stati in grado di attrarre giocatori importanti e di trattenere i nostri migliori degli scorsi anni, è perché abbiamo proposto un progetto tecnico valido. Devo dire che sono molto contento, a prescindere dai risultati che avremo, di quello che stiamo costruendo – conclude Montomoli -. La strada imboccata è quella giusta”.
R.S.