I racconti di chi si trova dietro le sbarre, le ansie di chi rappresenta la legge, una narrazione senza sosta per testimoniare cosa sta accadendo nelle carceri: una maratona oratoria contro i suicidi in carcere – che sono in forte aumento – è stata organizzata dalla Camera penale di Siena e Montepulciano stamani davanti al tribunale. L’iniziativa fa parte di una campagna più ampia dell’Unione delle camere penali italiane. A partecipare, oltre agli avvocati, ai giudici e ai magistrati, anche le istituzioni del Comune con il garante dei detenuti Stefano Longo. Il conto sui suicidi negli istituti penitenziari si avvicina a quota cinquanta, l’ultimo è avvenuto a Sollicciano qualche giorno fa. E il dato allarmante è aggravato anche dai sei suicidi di agenti di polizia giudiziaria. “Il fine della pena è la rieducazione e il reinserimento del condannato nella società – ricorda la presidente della camera penale Michela Rossi -. Chi esce dal carcere ha bisogno di un aiuto ma molto spesso resta invece da solo e tende a tornare a delinquere. Ecco perché le statistiche sulle recidive sono cosi preoccupanti”.