Siena

Beko, Bondi e Falorni: “Accordo Comune e Invitalia fondamentale per una prospettiva futura”

“E’ doveroso, in situazioni delicate come questa, mantenere sempre un saggio profilo di cautela. Però non può essere sottovalutato l’operato anche dell’amministrazione comunale di Siena, ed in particolare del sindaco Nicoletta Fabio, nella vicenda”, a breve distanza dall’incontro romano, i consiglieri di maggioranza del gruppo Forza Italia-Udc-Nuovo Psi, Lorenza Bondi e Marco Falorni, esprimono il loro apprezzamento per i passi in avanti fatti sulla vicenda Beko.

“La notizia della chiusura del sito senese colpì come un fulmine a ciel sereno, oltre ai lavoratori direttamente interessati, anche tutta la nostra Comunità. Sia per la portata dei numeri, sia per la presenza storica di quello stabilimento. Da quel momento va riconosciuta la perseveranza dei lavoratori e delle sigle di categoria nel mantenere sempre alta l’attenzione anche mediatica. Ma, altresì, come amministratori locali, riteniamo giusto sottolineare come il Comune di Siena abbia, doverosamente, fatto propria fin da subito la battaglia per la salvaguardia dei livelli occupazionali e, pertanto, di tutte le relative famiglie”, così i due consiglieri.

“Il protocollo d’intesa tra Comune di Siena e Invitalia per l’acquisto del fabbricato di Beko” proseguono i due consiglieri “diventa un elemento di garanzia e stabilizzazione di una trattativa, spostando il tema dalla necessità immediata di salvaguardare i posti dei 299 lavoratori, alla costruzione di una prospettiva più ampia di creazione futura anche di nuova occupazione”.

“In occasione del mio recente incontro con tutte le sigle sindacali davanti ai cancelli della Beko, alcune di loro anche direttamente dipendenti dell’azienda” conclude la capogruppo Lorenza Bondi “ho compreso appieno che nessuna strada sarebbe stata non percorsa, così come ho colto l’emozione che mesi e mesi di lotta per il diritto al lavoro hanno lasciato e stanno lasciando sulla pelle di tutti. Sindacalisti e lavoratori. Per questo, nell’interesse di chi ci lavora e della Comunità tutta, auspichiamo che l’operato fin qui intrapreso dai Ministeri delle Imprese e del Lavoro e dal Comune di Siena, sia coralmente sostenuto al di là di bandiere e appartenenze. Perché le soluzioni per la salvaguardia degli stipendi sono l’unica vera priorità”.

marco crimi

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marco crimi

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