
Il ministro Adolfo Urso “si deve recare a Istanbul, parlare con la proprietà di Beko in modo molto duro, molto chiaro, mettendo sul piatto anche investimenti che si possono sostenere per riqualificare il sito di Siena. La seconda, un’azione molto determinata sulla Commissione Europea perché Beko ha comprato per chiudere e limitare la concorrenza. Da questo punto di vista sono passibili, a mio avviso, di una sanzione da parte della Commissione Europea che può essere anche molto ingente. Queste sono le due cose che Urso deve fare subito. Prenda l’aereo, alzi il sedere, vada a Istanbul e a Bruxelles. Intanto io lo interrogherò al Question Time esattamente su questo punto”.
Lo scrive sui social il leader di Azione Carlo Calenda, che poi prosegue: “Ieri al tavolo del Mise su Beko si è capito che, come avevamo già detto, Urso ha mentito sulla Golden Power, il potere che il governo ha di condizionare un’acquisizione a certi impegni. Poche settimane fa Urso aveva infatti sostenuto che avrebbe garantito i livelli occupazionali e invece non li garantisce, tanto che l’azienda si appresta a licenziare molti operai e probabilmente a chiudere lo stabilimento di Siena”
“A parte la gravità e la rilevanza politica delle assicurazioni del Ministro, puntualmente disattese, ora c’è la questione fondamentale di come impedire la chiusura dell’impianto di Siena e di come evitare nuovi licenziamenti. Ci sono due cose da fare immediatamente”, prosegue.