Beko, conto alla rovescia per il 2 aprile: oggi l’azienda al Ministero del Lavoro per gli ammortizzatori

Il giorno dopo per i sindacati è quello dei bilanci, nell’attesa che l’incontro tra Beko e il Ministero del Lavoro faccia luce su quelli che saranno gli ammortizzatori sociali per i vari stabilimenti

Ieri al Ministero delle Imprese le sigle di categoria di Cisl, Cgil e Uil hanno chiesto garanzie sia sulle integrazioni alla cassa che sugli incentivi volontari. Ma le parti sono rimaste distanti e non si è arrivati ad un’intesa. Possibile però che la cornice su cui l’azienda si muoverà possa essere presentata già dal prossimo summit del 2 aprile.

Tant’è che Giuseppe Cesarano, della Fim Cisl di Siena, parla di una vertenza che è “al rush finale” dove bisognerà trovare un “vestito” in termini di ammortizzatori “per ogni impianto”.  “Ci sono – continua- i presupposti per la reindustrializzazione, Siena deve avere un nuovo attore industriale. Il risarcimento danni ai lavoratori per noi è fondamentale – aggiunge-, sono 15 anni che subiscono la cassa integrazione”.

Nella seduta fiume di ieri sono stati elencati i desiderata per i lavoratori dello stabilimento senese.  L’Esecutivo, afferma Massimo Martini, Uilm Uil Siena, “è impegnato seriamente a spingere per l’acquisizione dell’immobile con Invitalia e questo è un elemento basilare”. E sugli ammortizzatori, prosegue, ” vogliamo garantire stipendi adeguati, per questo abbiamo chiesto l’integrazione salariale sulla cassa integrazione, visto che Beko ha dichiarato che i lavoratori saranno a busta paga fino al 31 dicembre 2027″.

Il clima che si respira è di timido ottimismo. “Con fatica – afferma Daniela Miniero, Fiom Cgil Siena – stiamo impegnando Beko e Governo a a strutturare un processo di reindustrializzazione credibile per le parti sociali. Ci devono convincere, non ci faremo abbindolare da un soggetto fantoccio, e vogliamo garanzie dai responsabili di questa macelleria sociale. Rispetto ad altre realtà in cui si verificano esuberi senza prospettive, è vero che nel 2025 la produzione cesserà, ma è altrettanto vero che, grazie alla nostra determinazione e alla nostra lotta, siamo riusciti a ottenere da Beko e dal Governo un impegno concreto per offrire un’alternativa futura a questi lavoratori”.

Riflessioni che emergono durante la conferenza che annuncia il nuovo sciopero nel Senese per il rinnovo dei contratti per i metalmeccanici, previsto per il 28 marzo. Non ci saranno solo braccia incrociate ma si svolgerà un corteo degli operai a Poggibonsi. La partenza sarà alle 9.30 dalla rotonda di via Calabria davanti alla Trigano. L’arrivo è in programma alle 11.30 al Pam Superstore di via San Gimignano.  Tra le richieste delle sigle aumenti salariali certi e adeguati all’inflazione, maggiori tutele su sicurezza e diritti, misure contro la precarietà e per ridurre gli orari di lavoro. La trattativa con le associazioni datoriali è ancora in stallo.

MC