
Quello di domani a Siena sarà un primo maggio dedicato completamente agli operai della Beko, protagonisti di una battaglia che va ben oltre i cancelli della fabbrica e che rappresenta, con forza e dignità, le sfide di un’intera generazione di lavoratori.
Prima il corteo nelle vie cittadine, che partirà alle 10 dai Giardini della Lizza e si concluderà nel luogo di partenza intorno alle 12 con interventi pubblici, testimonianze e momenti di condivisione. Poi ci sarà il pranzo al presidio di fronte ai cancelli di viale Toselli, dove sarà presente il presidente dell’assemblea generale della Cgil Fulvio Fammoni.
“Domani vogliamo amplificare la nostra lotta e la nostra mobilitazione perché, come abbiamo detto, abbiamo ottenuto un ottimo risultato con l’accordo siglato al Ministero. Tuttavia, questo non ci basta. Come sapete, il 31 dicembre questa fabbrica chiuderà, e per questo chiediamo che l’acquisizione di questo sito diventi quanto prima una realtà concreta — oltre a quanto già scritto nell’accordo, che deve tradursi in fatti. Dopo questo passaggio, sarà fondamentale affrontare la fase di reindustrializzazione, essenziale per garantire un futuro occupazionale ai nostri 299 lavoratori”, le parole di Massimo Martini, Uil Uilm Siena.
“Attraverso scioperi, presìdi, mobilitazioni e con un fronte sindacale compatto, abbiamo costretto l’azienda e le istituzioni ad ascoltarci. Quello che sembrava un destino già scritto si è trasformato in una possibilità concreta di rilancio – dice invece Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil Siena-. È la dimostrazione che, quando i lavoratori fanno sentire la propria voce, possono davvero cambiare il corso degli eventi”.
“È apprezzabile che i lavoratori di Beko, in una giornata così significativa, scelgano di viverla insieme, anche in occasione di una ricorrenza importante. Ma la vertenza non è chiusa – afferma Giuseppe Cesarano, segretario Fim Cisl Siena -. Il 2 maggio abbiamo un incontro in Regione proprio sulla vertenza, per concentrarci sulla reindustrializzazione. Per questo, crediamo che la giornata di domani sia fondamentale anche in preparazione a quell’appuntamento”.
L’incontro in Regione “l’abbiamo fissato subito dopo l’appuntamento a Roma – spiega il presidente Eugenio Giani–: servirà anche a scambiarci una prima valutazione alla luce dell’impegno e della battaglia per il futuro di lavoratori e sito industriale che abbiamo condiviso e che ci ha visto uniti”.