Siena

Beko, Giani: “Dai lavoratori un fondamentale appello all’unità. Io la casacca politica l’ho tolta fin dall’inizio”

Sulla vertenza Beko Europe “l’appello” all’unità dei lavoratori “è per me fondamentale. So che queste questioni si affrontano spogliandosi dalle posizioni di parte ed indossando un profilo istituzionale. Ed è quello che sto facendo”.

Lo afferma il presidente di Regione Toscana Eugenio Giani a margine del forum sulle vie Francigene di Monteriggioni. “Devo dire che il fatto di togliersi le casacche della politica l’ho seguito fin dall’inizio. Non m’avete mai visto formulare espressioni polemiche ma sempre inviti a fare gioco di squadra”, ha aggiunto il Governatore rispondendo a chi gli chiedesse un commento sulle parole degli operai, che hanno chiesto unità ai partiti per affrontare la crisi.

“La Regione – ha continuato – è stata tirata in ballo, usando nei comunicati stampa la parola ‘disimpegno’ . Ed ho reagito perché era assolutamente ingiusto, essendo stato io, come gli assessori e il consigliere Fabiani, impegnato fin dal primo momento”.

Quanto alle modalità per rilevare lo stabilimento, ha osservato, “ devo dire che i fatti dimostrano che lo stesso Ministero non pensa di acquistarlo come Stato, ma attraverso Invitalia. Ed è la stessa motivazione per cui anche Regione, Provincia ed aggiungerei Comune non possono fare questa operazione”.

“La concordanza si è trovata un po’ sulle cose che avevo detto all’inizio – ha aggiunto ancora -. Lavoriamo perché a rilevarlo sia un soggetto pubblico che può rilevarlo nell’ambito delle leggi italiane. A questo punto operiamo tutti per stimolare Invitalia ad acquistare quello che è l’impianto”.

Le Regione, ha proseguito, “metterà tutte le risorse necessarie per riqualificare i lavoratori attraverso la formazione, attraverso quella che è la nostra competenza nei tavoli di crisi e di riconversione delle forze in campo, adeguandoli alla nuova prospettiva industriale e manifatturiera”.

Sulla Via Francigena invece, ha concluso, “quest’anno abbiamo messo 50mila euro. Nel 2026 e nel 2027 metteremo rispettivamente 120 mila euro. E probabilmente, da un punto di vista infrastrutturale, cercheremo di far collimare le risorse dei fondi europei per interventi di valorizzazione nella dimensione di accoglienza e per i percorsi a piedi, in bicicletta, che consentono un turismo slow che offre la possibilità di vedere, di conoscere ed emozionarsi sui luoghi che Sigerico percorreva”.

marco crimi

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