Beko, i sindacati: “Promessa mantenuta, ora servono tempi rapidi”
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La visita del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso allo stabilimento Beko di Siena è stata accolta positivamente dai sindacati, che sottolineano l’importanza di questa tappa ma richiamano l’attenzione sulla fase decisiva della reindustrializzazione.
Giuseppe Cesarano, segretario Fim Cisl Siena, ha parlato di un passaggio atteso: “È stata una giornata importante per questa vertenza e una promessa mantenuta. È fondamentale che il governo abbia messo in agenda questa vicenda. Adesso dobbiamo concentrarci: entro giugno-luglio 2026 occorre portare un nuovo soggetto industriale, perché i lavoratori hanno bisogno di concretezza. Il primo step è stato fatto, tutti si stanno muovendo in questa direzione”.
Sulla stessa linea Danila Miniero, segretaria Fiom Cgil Siena: “La visita del ministro oggi è un atto importante, non solo simbolico ma politico. Abbiamo sempre detto che questa è una vertenza politica, con una responsabilità istituzionale sul futuro industriale di Siena. Finora gli impegni sono stati rispettati, ma resta la parte più difficile: la reindustrializzazione. Potremo dire che la golden power ha avuto piena efficacia solo quando su questo stabilimento ci sarà un’altra insegna e ai lavoratori sarà garantito un futuro”.
Massimo Martini, segretario Uilm Uil Siena, evidenzia la centralità della presenza istituzionale: “Avevamo chiesto che il ministro fosse presente e la promessa è stata mantenuta. Urso ha parlato con i lavoratori, ha percepito le criticità e ha visto da vicino l’importanza e la tecnologia di questo sito. Sono convinto che seguirà la vertenza con attenzione, con l’idea che la reindustrializzazione debba avvenire in tempi rapidi, come è stato fin dall’inizio di questa vicenda”.