Enter your email address below and subscribe to our newsletter

Beko, il 30 gennaio il nuovo incontro al Ministero

Condividi su

Il nuovo round al Ministero delle Imprese sarà il prossimo giovedì 30 gennaio alle 16.30. E stando a quanto si apprende a palazzo Piacentini, oltre a Beko Europe e ai sindacati, ci saranno anche le istituzioni, regionali e locali al confronto.

Al di là delle sfumature la posizione delle sigle sulla vertenza resta la stessa: lo stabilimento non può chiudere alla fine di quest’anno e nella trattativa la multinazionale deve fare qualche passo in avanti anche verso il nostro territorio.

“Ci aspettiamo una rivisitazione del piano industriale e che il sito produttivo di Siena sia oggetto di rilancio”, sottolinea Giuseppe Cesarano, segretario Fim Cisl di Siena.  “Chiediamo che venga presentato un piano industriale che non preveda chiusure e licenziamenti. E dopo saremo aperti a qualsiasi tipo di trattativa”, è la posizione di Daniela Miniero della Fiom Cgil di Siena.  “Vogliamo lanciare un segnale forte all’azienda: qui c’è bisogno di investire e garantire il sito produttivo e i posti di lavoro”, dice Massimo Martini, Uil Uilm senese.

Alla mobilitazione si sono fatti sentire anche gli studenti, dei movimenti Cravos e Log-In.

E c’era pure la diocesi con don Carmelo Lo Cicero, che da settimane si spende per sensibilizzare la cittadinanza sulla vertenza e che nei prossimi giorni porterà una lettera di solidarietà dei detenuti del carcere di Santo Spirito, dove è parroco, ai dipendenti dell’azienda turca.  “Mi trovo a mio agio con i numeri netti. Per questo parlo sempre di 300 persone. Perché siete 299 più uno, che sarei io e sto con i lavoratori della Beko”, ha detto.

A portare un saluto al presidio, oggi pomeriggio, anche Adelmo Cervi, figlio di Aldo, il terzogenito dei sette fratelli uccisi dai repubblichini fascisti durante la seconda guerra mondiale.

MC