Beko, Nardella interroga la Commissione Europea: “Porto la vertenza a Bruxelles”

“Porterò la vertenza Beko a Bruxelles”: è la promessa dell’eurodeputato toscano del Pd Dario Nardella fatta ai lavoratori dello stabilimento senese e alle rappresentanze sindacali.

E per riuscirci l’ex-primo cittadino di Firenze si muoverà su due fronti. Il primo prevede il coinvolgimento della Commissione Europea:  “Con alcuni colleghi mi appresterò a presentare un’interrogazione alla Commissione Europea, in particolare il settore economico ed industriale, per chiedere come lo stesso organo intende intervenire sul mercato comunitario” sulla vertenza “visto che questa congiuntura è legata anche al tema dei consumi e ai costi energetici. E quindi non è una dinamica solamente locale”.

Poi Nardella intende chiamare ad un tavolo comunitario i vertici turchi di Arcelik: “Voglio farli venire a Bruxelles, in modo da affrontare la questione direttamente con chi ha la proprietà della holding e che controlla il gruppo di cui fa parte Beko”.

Stamani l’europarlamentare ha incontrato i dipendenti nella sede del Pd dei Due Ponti. Con lui c’erano anche consiglieri comunali e regionali dem. Presenti anche i segretari dei sindacati di categoria locali di Cgil, Cisl e Uil, che sulla vertenza intendono sollecitare le forze politiche all’opposizione. “Dobbiamo arrivare alla fine. Non si può accettare che dopo dieci mesi una multinazionale compri un sito e poi se ne vada”, afferma il segretario Fim Cisl di Siena Giuseppe Cesarano

Le sigle sono rimaste soddisfatte dall’impegno preso da Nardella: “Fare un passaggio comunitario è importante in modo da non far fare danni alle multinazionali, che arrivano, comprano e chiudono”, dice Massimo Martini, segretario Uilm Siena. “Siamo contenti che la vicenda possa assumere un carattere continentale. Quanto sta accadendo non può rimanere solo qui a Siena”, afferma Daniela Miniero, Fiom Cgil Siena.

MC