Siena

Beko, nel decreto confermata la cassa integrazione straordinaria. Il sindaco: “Rispettati gli impegni”

Adesso il decreto legge è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. E i lavoratori della Beko di Siena si sono visti confermare le misure degli ammortizzatori sociali che erano stati annunciate dal ministro del Lavoro Maria Elvira Calderone qualche settimana fa.

Nell’articolo 7, dal nome ‘Misure urgenti a sostegno degli occupati in gruppi di imprese’, viene scritto che le aziende con almeno mille dipendenti in Italia possono ottenere un’estensione della cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2027 se hanno firmato un accordo nazionale con i sindacati principali, il Ministero del Lavoro e il Ministero delle Imprese e se lo stesso accordo mira a salvaguardare i posti di lavoro, gestire gli esuberi e favorire la reindustrializzazione.

“Per i lavoratori interessati dal trattamento di integrazione salariale straordinaria in deroga di cui al primo periodo – si legge nel decreto-, la percentuale di riduzione complessiva dell’orario di lavoro per ciascun lavoratore può essere prevista fino al 100 per cento nell’arco dell’intero periodo per il quale l’ammortizzatore sociale in deroga è stipulato”.

Saranno stanziati dei fondi precisi per coprire questo tipo di cassa integrazione: 30,7 milioni di euro nel 2025, 31,3 milioni nel 2026, 32 milioni nel 2027. Le risorse saranno prelevate dal Fondo sociale per occupazione e formazione.

“I tempi sono stati rispettati e i contenuti resi noti – commenta positivamente il primo cittadino Nicoletta Fabio– anche a margine delle ultime richieste e preoccupazioni giunte dai sindacati. L’attenzione al territorio non si dimostra con visite spot sul posto, servono azioni concrete. Non ho mai dubitato dell’approvazione di questo decreto legge, una misura attesa che abbraccia diverse crisi aziendali: il Governo ha mantenuto gli impegni presi con i lavoratori di Beko e con la nostra città. Questo è il primo decisivo passo – conclude– ora con il supporto del Governo e di tutte le istituzioni del territorio dobbiamo proseguire e arrivare in fondo a questa battaglia: mantenere a Siena un polo industriale storico per il tessuto produttivo del nostro territorio”.

marco crimi

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