L’obiettivo è il solito: tenere alta l’attenzione della città ed evitare che cali il silenzio sulla vertenza prima della nuova convocazione – in programma il 20 gennaio – del tavolo al Ministero delle Imprese.
È con questa premessa che, sotto la pioggia mattutina di questo primo giovedì di gennaio, è ripartito il presidio dei lavoratori Beko davanti allo stabilimento dell’azienda in viale Toselli.
Allo studio ci sono altri cortei lungo le vie del centro. L’ultimo è stato quello dello scorso 23 dicembre, con una fiaccolata che da piazza Duomo si è conclusa davanti a Rocca Salimbeni.
“Stiamo improntando delle nuove iniziative che ci vedranno impegnati per tutto gennaio, chiaramente quando gli operai non lavoreranno. Prima fra tutte, sicuramente vorremmo incontrare il prefetto di Siena – dice Massimo Martini, segretario Uilm Uil di Siena – , che è un passaggio che ancora non abbiamo fatto”.
Dopo la pausa, dettata dalle feste di Capodanno, gli operai sono tornati, dalle 6 di stamani, sotto i gazebo allestiti davanti ai cancelli per protestare contro la scelta della multinazionale turca di voler chiudere entro la fine del 2025.
“Ripartiamo e sfrutteremo tutti i giorni di cassa integrazione per essere qui o per fare iniziative lungo la strada”, ha affermato David Poggialini, dipendente e delegato provinciale della Fiom Cgil di Siena, che però è abbastanza diffidente sui risultati di un prossimo incontro al Mimit . “Le mie sensazioni? Temo che Beko resti ferma nelle sue posizioni e che non vogliano fare passi indietro. Non ci è arrivato nessun segnale”.
I lavoratori sono stati protagonisti anche in alcune delle fasi dell’apertura del Giubileo a Siena, partecipando al momento dell’Offertorio durante la messa in Duomo.
“Anche in questa iniziativa abbiamo visto tanta solidarietà – afferma Giuseppe Cesarano, segretario provinciale Fim Cisl di Siena – . Purtroppo però da Roma non arrivano notizie differenti rispetto a quelle che ci sono state comunicate a novembre. Ministero, Governo e sindacati nazionali devono andare ad un nuovo faccia a faccia ma portando alcuni elementi di novità , sennò sarebbe devastante”.
“Il 10 gennaio, in occasione dello sciopero per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici a Livorno, saranno presenti i lavoratori Beko. Il cardinale si è reso disponibile a fare un pranzo con i lavoratori. Non si esclude di fare altri cortei cittadini”, dice invece il segretario Fiom Cgil di Siena Daniela Miniero.
MC