“E’ un accordo importante, direi storico per governare al meglio questa transizione industriale salvaguardando la forza straordinaria del Made in Italy, che diventa di fatto per questa grande multinazionale il centro propulsivo in Europa. Tutti gli stabilimenti rimarranno in attività, non ci saranno licenziamenti, ma eventualmente in qualche caso uscite volontarie incentivate. Credo che sia un grande successo del sistema Italia. In più abbiamo ottenuto oltre 300 milioni di investimenti per il rinnovo degli impianti ed in ricerca e sviluppo”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine della firma al Mimit dell’accordo quadro in merito al tavolo Beko Europe. “L’accordo è stato sottoscritto – ha aggiunto – da tutte le forze sindacali, dalle Regioni e dai Comuni. Ha avuto la consacrazione di un referendum svolto nelle singole fabbriche nelle quattro regioni in cui insistono impianti – Lombardia, Marche, Toscana e Campania – e in ogni stabilimento gli operai chiamati al voto segreto hanno risposto di sì con una percentuale che in media raggiunge l’88% e che vuol dire che di fatto è stato sottoscritto a scrutinio segreto ai lavoratori praticamente quasi all’unanimità”.
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