Beni confiscati alla mafia, nuova vita per dieci immobili in provincia di Siena

Dieci immobili e terreni presenti in provincia di Siena, che sono stati confiscati dal Tribunale di Palermo alla criminalità organizzata, saranno assegnati a breve, dopo che il consiglio direttivo dell’Anbsc deciderà la loro definitiva destinazione.

La notizia è stata data durante una conferenza che l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha promosso nella prefettura di Palermo.

Presente all’iniziativa anche il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro. “È evidente a tutti il forte valore simbolico dell’assegnazione di beni confiscati alla criminalità organizzata – le sue parole – per questo abbiamo voluto affermare anche con la presenza fisica la volontà dello Stato di contrastare la criminalità organizzata con ogni mezzo”.

“Accanto alla repressione e all’attività di prevenzione-ha proseguito il sottosegretario-, infatti, la sottrazione dei patrimoni accumulati illecitamente colpisce duramente le cosche sul piano economico e finanziario. C’è anche un forte valore culturale nel trasformare i simboli del potere mafioso sul territorio in presidi delle Forze dell’ordine o in strutture di utilità sociale».

Dopo aver ringraziato i prefetti dei territori coinvolti e i sindaci che hanno partecipato alla conferenza, il sottosegretario ha ricordato “il lavoro messo in campo con il ministro Piantedosi per il potenziamento dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati guidata dal prefetto Bruno Corda, anche con l’incremento di 100 unità di personale decisa con il decreto Pa e la previsione di arrivare a 300 unità”.