Il Brunello di Montalcino “è un vino di fama mondiale, pluripremiato che rappresenta un’eccellenza della produzione italiana. Un vero gioiello ed un prodotto straordinario da valorizzare insieme agli altri vini a denominazione di questo territorio”.
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in un videomessaggio inviato in occasione del Benvenuto Brunello celebra quello che, secondo Wine Spectator, è il re dei vini.
“Il vostro lavoro, la vostra passione contribuiscono a promuovere il made in Italy nel mondo – ha aggiunto Lollobrigida rivolgendosi ai produttori presenti- . La nostra tradizione vitivinicola rappresenta il frutto di lavoro di tutte le generazioni lungo tutto il territorio nazionale che ha dato vita a una grande varietà di vini. Questo -ha proseguito il ministro – è stato possibile grazie alla nostra biodiversità assieme alla passione di tante famiglie e imprese che hanno saputo interpretare i prodotti della terra con un utilizzo sapiente, grande ricerca, grande innovazione”.
Enoturismo, Montalcino da record
Accelera l’enoturismo a Montalcino che nei primi 8 mesi del 2023 registra oltre 150mila presenze, in crescita del 2% sul pari periodo già da record del 2022 grazie a uno sprint estivo che vale quasi l’80% dei flussi. Con quasi 60mila arrivi, il borgo toscano si conferma destinazione enoica sempre più cosmopolita con un incremento dei turisti stranieri che tocca la doppia cifra (+10%), mentre cedono il passo gli italiani, in calo del 13%, riassestandosi sui valori precovid. Lo rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha elaborato i dati provvisori dell’ufficio regionale di statistica della Toscana sul periodo gennaio-agosto.
Il trend dal mercato
C’è poco Brunello nelle cantine di Montalcino ma è una buona notizia perché significa che il mercato tiene. I numeri sull’economia del re dei vini li ha illustrati il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci oggi, durante l’inaugurazione di Benvenuto Brunello. “Di vino relativo alle annate già commercializzate ce n’è poco – le parole di Bindocci, e non è certo una cattiva notizia per le nostre imprese, che da tempo seguono una politica conservativa nelle quantità ed espansiva nella qualità. L’ultima annata commerciale, la 2018, ha già collocato sul mercato l’85% del proprio potenziale e il rimanente sarà evaso nei prossimi mesi. La denominazione con un vigneto bio per oltre 50% della superficie, è in buon equilibrio, con poco stock in cantina e un mercato che gira, a conferma che il segmento luxury nel nostro caso si dimostra anticiclico”. La presenza del Brunello si fa sentire negli ultimi 12 mesi in particolare negli Usa, con un aumento dei consumi del del 10%. Il mercato a stelle e strisce rappresenta almeno il 30% del totale vendite oltreconfine: a fronte di un calo generalizzato dei consumi totali di vino (-7%) e di quelli italiani (-3%), la Docg di Montalcino è tra le poche che segnano luce verde.
I premi Leccio d’Oro
Stamani intanto sono stati assegnati i Lecci d’Oro 2023. A salire sul podio per la sezione ristoranti del Belpaese è il Veranda dell’hotel Villa d’Este a Cernobbio. Poi il newyorkese Sistina. per le enoteche c’è l’astigianoQuadrifoglio di Calosso. Alla senese osteria il Bargello il premio speciale Leccio d’Oro “Rosso di Montalcino”.
La piastrella di Monica Maggioni
Per la prima volta è una giornalista a ideare la piastrella celebrativa: Monica Maggioni, alla guida della direzione editoriale per l’offerta informativa Rai. “Un richiamo forte all’attualità -spiegano dal Consorzio -, quello ispirato da Monica Maggioni ed eseguito dal designer Dario Curatolo, che descrive così la sua rappresentazione in bianco e nero: “I tratti a china neri e tesi sono il segno della guerra. Viviamo in un momento segnato dal dramma collettivo della guerra. Per questo, anche in una occasione di gioia come Benvenuto Brunello, ho voluto lasciare comunque una traccia visiva di quello che accade, al di là del nostro sguardo e del nostro Paese””