Siena

A Siena il ministro Bernini: “Nessun taglio agli atenei”. Ma studenti e ricercatori inscenano il funerale dell’Università

“Il fondo di finanziamento ordinario è aumentato di 336 milioni, siamo a 9,4 miliardi, sono molto soddisfatta, è una promessa mantenuta; sono convinta che i rettori sono d’accordo con me che non ci sono tagli ma aumenti e che saranno al mio fianco e non al fianco di chi protesta”. Ed ancora: “Le proteste sono legittime, poi bisogna vedere cosa dicono i numeri”.

Ha risposto così il ministro della Ricerca Anna Maria Bernini agli studenti e ai precari che stamani hanno inscenato il corteo funebre dell’Università.

La manifestazione, con tanto di bara finta con su scritto ‘Università Pubblica’, è stata realizzata in occasione del suo arrivo stamani a Siena per l’inaugurazione dei nuovi laboratori del Santa Chiara lab. Insieme ai ragazzi anche gli operai Beko.

Tra i passaggi del ministro anche quello del contratto di ricerca “che è stato inventato da una sinistra che si è dimenticata di finanziarlo, hanno adottato la modalità ‘sparagn e cumbarisc’ (in abruzzese ‘risparmia e fai bella figura’, ndr); non ha finanziato un contratto che è molto oneroso per le università e che io ho ritenuto doveroso non solo sbloccare ma finanziare con 37,5 milioni”. Ha proseguito Bernini: “Sul contratto di ricerca ho ricevuto una sollecitazione ieri dalla Conferenza dei rettori g e ho espresso le mie perplessità sul contratto come unico strumento per fare ricerca ma il ddl 1240 diventerà, per quanto mi riguarda, il ddl Crui”.

Infine il motivo della visita a Siena: l’inaugurazione dei nuovi laboratori di ricerca del Santa Chiara Lab, al polo scientifico di San Miniato, che completano un piano di investimento finanziato dai programmi Agritech e Metrofood, promossi dal ministero nell’ambito del Pnrr con 2,8 milioni di euro.

Per Bernini “è l’esito di un percorso importantissimo: la valorizzazione di infrastrutture di ricerca per riportare capitale umano in Italia e far venire studiosi dall’estero per valorizzare la nostra capacità di fare ricerca super innovativa e di investire nei settori giusti e nei tempi più sfidanti, come l’agricoltura tecnologia e il vertical farming”.

“I risultati migliori – ha aggiunto  – si ottengono quando università, enti di ricerca, imprese, territorio, terzo settore e associazioni di categoria lavorano insieme per un obiettivo: essere capaci di inventare il futuro e di insegnare agli studenti e ricercatori professionalità che ancora non esistono”

Si stanno paventando dei tagli ai fondi del Pnrr destinati agli alloggi universitari? “Il tema non esiste. Quindi no”, ha replicato ai giornalisti il ministro. Gli alloggi restano quelli? Sessantamila? “Ho letto l’articolo. Legittimo da parte dei giornalisti, ma non tanto da loro, forse di chi li alimenta inventarsi problemi per non so quale motivo. Ma il problema non esiste”, ha ribadito.

I laboratori appena inaugurati, che completano la dotazione strumentale già esistente al Dipartimento di Biotecnologie Chimiche e Fisiche, sono specializzati nell’identificazione e tracciabilità dell’origine e delle varietà specifiche dei prodotti in ambito agro-industriale e nel produrre packaging basato su scarti in grado di allungare la durata di conservazione degli alimenti.

L’inaugurazione dei nuovi laboratori, ha detto il rettore Roberto Di Pietra” testimonia la capacità del nostro Ateneo di attrarre risorse nell’ambito del Pnrr, riuscendo a trasformarle in azioni concrete. Le nuove strutture contribuiranno nell’immediato a un salto di qualità della ricerca di ateneo e resteranno a disposizione della nostra comunità”.

“Siamo grati al Ministero – evidenzia il presidente del Santa Chiara Lab, Angelo Riccaboni – per aver potuto sviluppare, grazie alle risorse del Pnrr, laboratori di assoluto rilievo. Grazie alla competenza dei ricercatori, alle connessioni create fra le diverse strutture e all’integrazione con soluzioni delle scienze sociali ed economiche abbiamo così potuto creare Fusto, una piattaforma di eccellenza a livello europeo, a supporto delle imprese nel rispondere alle nuove richieste dei mercati, dei consumatori, delle banche e dei regolatori”.

MC

marco crimi

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