Bidilo: “Riapriremo cinque locali a Siena e assumeremo 100 persone”

Igor Bidilo torna a parlare a Siena quattro anni dopo l’ultima volta. Nel frattempo è scoppiata l’indagine Hidden Partner, della quale oggi ha parlato pubblicamente per la prima volta, e negli ultimi mesi il suo nome è stato più volte tirato in ballo per presunte amicizie con Vladimir Putin oltre che per la temporanea chiusura di alcune sue attività a Siena.

Oggi l’imprenditore ha annunciato il suo programma per il territorio senese per i prossimi mesi: “A Siena abbiamo attualmente 21 locali tra bar, ristoranti, caffetterie e gelaterie. Al momento 14 attività sono in funzione, altre 5 riapriranno tra giugno e luglio. In Italia abbiamo complessivamente 27 locali. A Siena abbiamo 150 dipendenti, e a breve ne assumeremo altri 100. I dipendenti complessivi del gruppo sono in questo momento 430”. E ancora: “Al momento ci sono le indagini in corso che creano qualche rallentamento, ma ho grande fiducia nella magistratura, dimostrerò di non avere fatto niente di sbagliato e di illegale. Ho invece sbagliato a dare troppa fiducia a quelli che erano i miei soci“.

L’imprenditore, chiarisce che non ne vuole sapere di sentirsi chiamare oligarca: “Gli oligarchi sono quelli che hanno monopoli e che influenzano il mercato con i loro legami politici. Io non ho mai fatto niente di tutto ciò, anzi, sono partito da zero: quando ho iniziato a fare affari tutto quello che avevo era un biglietto dell’autobus”. Bidilo, poi, spiega anche di non essere propriamente kazako, come sostenuto da una certa vulgata, ma che ha vissuto a lungo in Kazakistan, dove a suo tempo si trasferì con la famiglia, e che o stesso passaporto lo riconosce come etnicamente ucraino. “Io sono – rilancia poi Bidilo – un imprenditore occidentale che risiede in Montenegro”.

Non poteva mancare un intervento sulla guerra in Ucraina che sta sconvolgendo il mondo: “Io sono un pacifista convinto e sicuramente non mi occupo di politica. Quello che sta succedendo in Ucraina è una vera tragedia e spero che i governi capiscano che non si possono risolvere i conflitti in questo modo”. “La nostra è una società apolitica – aggiunge ancora – ed io non ho mai avuto nessun tipo di rapporto con Vladimir Putin, per la verità non sono neanche mai stato a Mosca, neppure in gita”.

Infine, Igor Bidilo, si lascia andare anche ad una valutazione in merito a possibili investimenti nel mondo dello sport: “Al momento è tutto sospeso a causa dell’inchiesta. Quando sarà il momento la mia volontà è quella di investire nel territorio e vorrei farlo anche nello sport come il calcio. Sicuramente mi piacerebbe poter chiedere alla cittadinanza dove e come sarebbe meglio investire il mio denaro”.