Sulla questione del presunto buco di bilancio da 13 milioni di euro è calato dopo molti mesi il sipario. I reciprochi scambi d’accuse tra maggioranza e opposizione sull’effettiva esistenza del disavanzo però sono continuati fino alla votazione finale che ha visto votare la maggioranza compatta mentre dai banchi della minoranza ci sono state delle astensioni.
“La variazione odierna – commenta l’assessore al bilancio, Luciano Fazzi-. Noi sfruttando l’occasione che c’è stata data dalla delibera della sezione della Corte dei Conti, che ci ha consentito di utilizzare le quote destinate ai risultati d’amministrazione per coprire il disavanzo corrente, abbiamo chiuso definitivamente l’ormai famoso buco di bilancio”.
“Rivendichiamo, come amministrazione – continua Fazzi-, il ripiano completo del disavanzo iniziato con il rendiconto del 2018. Questo buco c’era, non ce lo siamo inventati, è stato accertato da un organo giurisdizionale e noi siamo intervenuti per mettere in sicurezza il bilancio”.
Dai banchi dell’opposizione però stamattina si sono alzate in coro le voci di protesta. “Il famoso buco di bilancio è una bufala, come la gestione amministrativa di questa giunta: il bluff è emerso dalla discussione sul bilancio – questa la nota del gruppo d’opposizione Per Siena-, che ha fatto emergere l’assenza di progetti da finanziare.[…]In realtà c’erano due modi di interpretare delle norme da parte della Corte dei Conti, con un primo giudizio negativo sulla destinazione di somme della precedente amministrazione, da parte della sede di Firenze, poi smentita da Roma – continua Per Siena -. Il sindaco-avvocato ha giocato sull’ambiguità e giurato in Consiglio di dire tutta la verità: peccato che abbia ribadito solo la versione negativa, quella che gli fa comodo”.
“Le chiacchere sono state portate via dal vento – accusa Bruno Valentini, consigliere del Pd -. A questo punto cosa è rimasto di questo ‘polverone’? Il Comune deve spendere 7 milioni in pìù. Non li sa spendere perché non ha progetti e idee e ora però non ci sono più alibi perchè le risorse ci sono”.
Alle critiche mosse da Per Siena e dai dem ha risposto subito il sindaco di Siena Luigi De Mossi: “Sono intervenuto sugli appostamenti di bilancio – fa presente De Mossi-. Noi non ci siamo inventati una delibera della Corte dei Conti. Bisogna parlare del fatto che il disavanzo c’era e di come tramite dei ricorsi l’amministrazione è riuscita a risolvere al problema”.
Marco Crimi
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