La brusca interruzione del mandato amministrativo, mai compresa fino in fondo dai cittadini, ha già provocato troppe conseguenze negative. Penso, solo per fare un esempio, al Santa Maria della Scala. Se fosse prevalso, almeno in occasione della variazione di bilancio, il senso di responsabilità da parte dei consiglieri comunali, quelli che si amano definire “dissidenti” e quelli di opposizione, oggi lo storico Spedale e i suoi dipendenti non sarebbero in questa situazione. Nonostante l’assicurazione delle dimissioni del sindaco Ceccuzzi, infatti, c’è chi fece prevalere interessi di parte al bene della città e a quello di una delle istituzioni culturali più prestigiose per Siena. Oltre all’emergenza Santa Maria, la città si trova ad affrontare le difficoltà dei grandi poli occupazionali; i difficili percorsi di rilancio avviati da Banca, Fondazione e Università e la crisi economica che colpisce famiglie e imprese. La mancanza di un sindaco e di una giunta oggi più che mai si sentono nella città che ha bisogno di poter contare sulla presenza di una guida forte ed eletta democraticamente e di continuare il percorso di cambiamento, avviato da Franco Ceccuzzi.
I cittadini hanno bisogno, al più presto, di tornare ad avere un punto di riferimento al quale potersi rivolgere, con il quale poter condividere idee e proposte, con il quale poter parlare dei problemi e delle soluzioni. In una fase di emergenza, come questa, c’è bisogno di prendere decisioni e di dare risposte rapide a una comunità che sembra smarrita. Il Comune è la casa di tutti, è il luogo dell’ascolto e della partecipazione e lo è ancora di più in una città come Siena, dove l’istituzione comunale ha da sempre avuto un ruolo centrale. L’istituto commissariale, purtroppo, per i limiti imposti dalla normativa, rende più complessa e più lenta la gestione del governo della città. Una lentezza e una complessità che la città non si può permettere. Per questo mi sento di sostenere con forza l’appello lanciato dal Pd e mi sento di allargarlo a tutte le forze politiche che siedono in Parlamento e che hanno a cuore il futuro di questa comunità. Il mio augurio è che almeno stavolta la politica faccia prevalere il senso di responsabilità nei confronti di Siena e si ‘compatti’ per ridare, quanto prima, a Siena, con il voto, la certezza di una guida forte ed autorevole.
Sergio Bindi
Già vicesindaco del Comune di Siena
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