Ammontano a 675 mila euro le risorse che per il 2019 la Regione ha deciso di stanziare per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico toscano, oltre il contributo ordinario di circa 3 milioni e mezzo di euro. La cifra si aggiunge ai circa 520 mila euro di risorse già inserite in programmazione per gli anni 2020 e 2021. Lo stabilisce il Documento operativo annuale approvato nell’ultima giunta, in cui è racchiusa la programmazione per i parchi, le riserve e la biodiversità per il 2019 approvato dalla giunta regionale.
Soddisfatta per la collaborazione instaurata con i Comuni e le associazioni ambientaliste per la gestione delle riserve si è detta l’assessore regionale all’ambiente. Questo permetterà, infatti, di mettere a frutto le risorse stanziate. La Regione da parte sua si impegna, anche attraverso il documento operativo, a mantenere un coordinamento e una visione unitaria del sistema di tutte le aree protette.
Dentro il Documento
Parchi – Anche per il 2019 si sviluppa un progetto coordinato per la promozione e la valorizzazione delle aree di competenza di ciascun Parco e delle aree contigue. Questo implica l’adeguata promozione del progetto sui vari siti web istituzionali. Proseguirà inoltre l’impegno dei tre enti nell’elaborazione della documentazione finalizzata all’avvio del procedimento del piano integrato per il parco, in conformità alle Linee guida già approvate dalla giunta nel 2018.
Oltre ai fondi per la gestione ordinaria nel 2019, sarà possibile attivare anche quest’anno risorse regionali finalizzate a investimenti: i parchi della Maremma e delle Alpi Apuane attueranno per esempio progetti per la realizzazione e la manutenzione straordinaria di infrastrutture per migliorare la fruibilità del loro territorio. Il parco di Migliarino invece attiverà, con i fondi dedicati già disponibili nel proprio bilancio, investimenti e manutenzione straordinaria nella tenuta di S. Rossore e nelle altre aree del parco.
Riserve regionali – In totale sono circa 425mila euro nel 2019 dedicate alla gestione delle riserve naturali regionali. Le risorse andranno a finanziare le attività programmate con gli Enti locali e le associazioni ambientaliste già convenzionati, oltre che ad attivare nuove convenzioni per la manutenzione e gestione di punti informativi, centri visita, sentieri didattici, foresterie ed in generale tutte le infrastrutture ed i servizi con la finalità di aumentare la fruibilità delle nostre riserve, garantendone al tempo stesso la tutela. Il nuovo modello di gestione delle riserve naturali regionali, introdotto con il passaggio delle competenze di gestione dalle Province alla Regione, si sta infatti consolidando e mette a frutto l’esperienza maturata nei precedenti anni superando le criticità riscontrate.
Istituzione di nuove aree protette e revisione degli strumenti regolamentari
Continua il processo di verifica del sistema delle aree protette dei Monti livornesi e di montioni, come previsto dalla Legge regionale 30/2015 che ha ridefinito i sistemi regionali delle aree naturali protette e della biodiversità. Tali processi di istituzione di nuove riserve regionali, in linea con i protocolli d’intesa già stipulati nel 2018, andranno di pari passo con la definizione dei relativi regolamenti.
Si prevede inoltre di procedere alla revisione e all’aggiornamento di alcuni regolamenti già in essere con priorità per le Riserve naturali regionali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla (stanziamento previsto 44 mila euro).
Iniziative per contenere e mitigare i danni della fauna selvatica
Sarà messo in atto un monitoraggio, in continuità con lo scorso anno, il cui protocollo è stato definito nell’ambito dello studio “piano per il monitoraggio del cinghiale nelle riserve naturali regionali” redatto nel 2018 in collaborazione con l’università degli Studi di Siena (risorse per circa 37mila euro).
Gestione del sistema regionale delle biodiversità
In continuità con il progetto MONITO-RARE del 2018, sarà sottoscritto un nuovo accordo di collaborazione scientifica con i tre Atenei toscani rafforzando così l’attività dell’Osservatorio toscano per la biodiversità sia in ambito terrestre che marino (risorse per 132mila euro). Sul fronte della biodiversità marina, è previsto di incentivare l’attività dei 4 Centri di recupero e riabilitazione di tartarughe marine presenti in Toscana attraverso la concessione di un contributo per la realizzazione di azioni indirizzate alla tutela delle tartarughe marine con particolare riferimento alle attività di recupero e la liberazione in mare, a seguito di eventi traumatici e alla promozione di attività didattiche, divulgative, di monitoraggio ed educazione ambientale, volte alla conoscenza di questa specie e della biodiversità (risorse per 16mila euro).
Iniziative di promozione
Festa dei parchi, estate nei parchi, campagna di comunicazione dell’osservatorio toscano per la biodiversità: sono le iniziative per le quali la giunta toscana stanzia 30mila euro. A queste si aggiunge il progetto a scala regionale per la progettazione di una rete di percorsi tematici nelle aree protette per altri 22 mila euro.