Biotecnopolo, Bernini: “I senesi saranno soddisfatti, lavoriamo per uno statuto attento al territorio”

“Sarete soddisfatti del Biotecnopolo. Stiamo cambiando lo statuto per renderlo sempre più adeguato alle esigenze dei territori, in modo da creare un contatto tra locale e internazionale”.

Lo aveva assicurato in campagna elettorale e lo ha assicurato nuovamente Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e Ricerca, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico all’Università di Siena. I ministeri stanno operando sia sulla Fondazione che sul Centro antipandemico

“Stiamo lavorando con il Mef, con il Ministero della Salute e i ministri Schillaci e Giorgetti per fare il lavoro migliore possibile. E dare a questo territorio una grande opportunità di crescita. Come sapete quando ci sono infrastrutture strategiche così importanti poi tutto cresce”, ha continuato il ministro cercando così di dissipare dubbi e malumori che si sono creati negli ultimi giorni per i troppi silenzi sull’argomento.

Bernini è passato poi a disegnare un personale stato dell’arte sulla situazione delle Università italiane. “Credo nella nostra capacità di formare in modo strutturato – ha affermato -. Gli atenei più antichi, come questo, ospitano la miglior Italia innovativa. Quindi la nostra differenza, rispetto al resto del mondo, è che noi sappiamo utilizzare le nostre radici per creare futuro”. La reazione al calo d’iscrizioni? “Può essere migliorare la qualità dell’offerta formativa”.

Poi c’è il tema della violenza di genere. “La migliore educazione è l’unica soluzione”, le parole del ministro. “Non bastano le leggi, crediamo molto nell’efficacia delle norme e nella prevenzione e come Governo dobbiamo credere in un patto tra generazioni e tra agenzie formative: la scuola, la famiglia, l’università, tutti coloro che sono vicini a persone che possono scivolare”, ha continuato. “Stiamo lavorando con l’Anvur per organizzare una giornata sulla parità di genere nelle università per vedere quanto questa sia pervasiva negli atenei. Direi comunque che tutti, uomini e donna, dobbiamo essere netti nell’andare insieme verso uno stesso obiettivo. Non farei nessuna differenza”, ha concluso.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi