Biotecnopolo, Bezzini: “Il Governo vuole affossare il progetto con la complicità della destra senese e toscana”

Per l’assessore alla salute di Regione Toscana Simone Bezzini “è ormai evidente l’intenzione del Governo di affossare” il progetto del Biotecnopolo e del centro antipandemico.

L’assessore lo ha scritto in un post sui social evidenziando “la complicità della destra toscana e senese, nell’indifferenza e nella sottovalutazione di tanti”.

Secondo Bezzini la presunta scelta del Governo “è un danno per l’Italia, ma anche per la Toscana e Siena che dovevano diventare il centro di riferimento nazionale, con importanti ricadute in termini di crescita economica, occupazionale e di innovazione”.

“È la conferma che sanità pubblica e ricerca non sono una priorità del Governo Meloni, che al contrario si dimostra contiguo ad ambienti culturali antiscientifici e movimenti novax che vedono con ostilità la realizzazione di un centro antipandemico – continua-. Ciò avviene purtroppo in coerenza con la scelta del Governo di bloccare l’iter di approvazione del nuovo piano pandemico perché ritenuto in continuità con quello precedente”.

“Oggi quella che era una preoccupazione sta diventando sempre di più realtà. Nel silenzio, infatti, sono a rischio i 400 milioni di euro previsti per la realizzazione del progetto sui quali sembra intervenire in senso riduttivo, seppur ancora non è chiaro in che misura, il recente decreto Pnrr approvato nei primi di marzo. E ammesso che le risorse restino, difficilmente la Fondazione Biotecnopolo sarebbe in grado di spenderle entro i tempi previsti, visto l’enorme ritardo accumulato”, aggiunge Bezzini.

“Per questo penso che sia sempre più necessaria una mobilitazione unitaria – continua-, nell’interesse del Paese e del territorio. Condivido e invito a sostenere l’appello del Presidente della Provincia di Siena David Bussagli: istituzioni, comunità scientifica, università e istituti superiori, parti sociali, associazioni d’impresa e terzo settore devono unirsi per accendere i riflettori su una vicenda che rischia di passare inosservata e di tradire la lezione della pandemia, rischiando di farci trovare impreparati di fronte a eventi futuri”.