“A tredici mesi dallo Statuto non c’è traccia di attività di concreto avvio di due progetti strategici per il futuro di Siena”.
Lo rilevano in una nota congiunta i gruppi consiliari del Pd e di Progetto Siena che chiedono inoltre che cittadini e consiglio comunale “siano informati dei motivi di questa empasse e di cosa stia facendo il Comune per dare concretezza ai due progetti, che sono opportunità strategiche per la sicurezza sanitaria del Paese e per la crescita scientifica, produttiva ed economica del nostro territorio. Eppure- aggiungono-, la nostra interrogazione non è considerata urgente e solo tra un mese i senesi sapranno se esiste ancora il Biotecnopolo”.
Nella nota si ripercorre la storia del Biotecnopolo dall’istituzione fino alla nomina dei nuovi consiglieri e del presidente Marco Montorsi. “Ma – si afferma – non c’è traccia dei regolamenti, dei piani operativi e di quant’altro serve per avviare concretamente le attività ; né dei bandi per assumere il personale; né di scelte sugli aspetti logistici e immobiliari (come e dove far nascere le strutture fisiche del Btp/Cnap); né di avvio concreto delle attività di ricerca”.
“Al contrario, si ascoltano dichiarazioni che fanno temere un ridimensionamento del Cnap a Siena e in Toscana, lo spostamento di investimenti su altre attività di ricerca medica e l’allungamento dell’avvio delle attività . C’è insomma il rischio di dirottamento delle risorse – proseguono i due gruppi – .Esponenti della maggioranza di governo dichiarano che anche lo statuto va rivisto e vanno rinominati i membri del Cts. Questo accresce uno stallo che mette a rischio l’intero progetto a Siena, cruciale per il futuro della città ”.
“Intanto il tema antipandemico torna di attualità - sostengono dal Pd e da Progetto Siena – , con il rischio di re-insorgenza del covid 19. E infatti altri Paesi, anche guardando al modello senese, hanno già operativamente avviato i loro centri di ricerca, ad esempio in un anno il governo del Regno Unito ha aperto un nuovo Centro di sviluppo e valutazione per i vaccini contro le nuove sfide pandemiche”.