Biotecnopolo, Ricciardi: “Il progetto non parte perché il Governo ha rallentato il rapporto con il mondo della scienza”

Per Walter Ricciardi, docente di sanità pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, quanto accade al Biotecnopolo “è un peccato. Le energie ci sono così come la volontà del territorio di accogliere la struttura. Non si capisce perché ancora non esista e fa specie vedere che non si realizzi”.

Il docente di sanità pubblica all’Università Cattolica, ed ex-consigliere dell’allora ministro della Salute Roberto Speranza,  è intervenuto durante un incontro elettorale di Azione a Siena.

Sulla riduzione dei fondi stanziati al Biotecnopolo “credo che l’importante sia partire – ha aggiunto -. Siena ha una capacità molto forte sulle scienze della vita e sa fare squadra sia con il resto del Paese che per attrarre risorse in Europa. Bisogna dunque partire quanto prima”. E prosegue: “Qualche anno fa si erano creati i presupposti per iniziare subito” con il Biotecnopolo “ma poi, con il cambio di Governo, c’è stato un vero rallentamento nei rapporti con la scienza”.

​Secondo l’ex consulente del ministero della Salute non aiuta neppure lo scetticismo sulla scienza di certi ambienti filogovernativi. “Si sta consegnando un clima che è quello che ha fatto fallire la vaccinazione contro il covid”, la risposta di Ricciardi alle domande dei giornalisti.

La chiosa: “Sulla salute non devono esserci atteggiamenti di partito ma un clima bipartisan – ha concluso lo scienziato – . Serve un’Italia capace di rispondere alle sfide sanitarie che si stanno ripresentando, Mi pare invece che ci sia un atteggiamento di rimozione dei problemi perché esiste una parte di popolazione refrattaria agli stessi”.