La notizia che Siena stava attendendo da mesi è arrivata in giornata. Sulla Gazzetta Ufficiale di oggi si legge “è approvato l’allegato statuto della Fondazione Biotecnopolo di Siena”, ed il via libera è arrivato da un decreto del consiglio dei ministri dello scorso 11 luglio.
Il Biotecnopolo, lo ricordiamo, avrà un finanziamento iniziale di 21 milioni nel biennio (9 milioni di euro nel 2022, 12 milioni per il 2023) e poi di 16 milioni l’anno dal 2024.
Lo Statuto
La Fondazione, si legge all’articolo uno nello statuto, “ha sede legale e operativa in Siena e può istituire sedi secondarie, rappresentanze, delegazioni e uffici in Italia e all’estero”.
Un altro punto importante dell’atto è all’articolo 2 che ricorda come la Fondazione svolgerà le funzioni di hub-antipandemico nazionale (il dettaglio dell’attività di questo centro è definito all’articolo 3) “per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali” . Le sue funzioni saranno finanziate, fino al 2026, con 340 milioni di euro complessivi secondo quanto disposto dalle azioni complementari del Pnrr.
Membri fondatori della sono il Mef, il Mur, il ministero della Salute ed il Mise. E sempre in tema di chi può assumere il titolo di fondatore viene specificato, all’articolo 6, che “possono ottenere la qualifica di nuovi fondatori gli enti pubblici e privati, le società, i consorzi, le imprese individuali e le persone fisiche che in virtu’ delle loro caratteristiche soggettive o strategiche, partecipano alla Fondazione e ne condividono le finalità mediante contributi economico-finanziari e patrimoniali non inferiori alla quota di euro 400mila in ragione d’anno” e che Tls può assumere la qualifica “previa stipula, entro sessanta giorni dall’adozione del presente statuto, di apposita convenzione, di durata non inferiore a cinque anni, tacitamente rinnovabile”.
Ulteriori qualifiche previste dallo statuto della Fondazione sono quelle dei “partecipanti” che, prosegue lo statuto, devono elargire “contributi economici-finanziari e patrimoniali non inferiori alla quota di euro 100mila in ragione d’anno”. Infine ci sono anche i “sostenitori” le cui modalità e soglie di contribuzione sono da stabilire
Le reazioni
L’argomento, come logico, non poteva non rientrare nel dibattito della campagna elettorale. “Siena adesso è a tutti gli effetti centro di eccellenza nazionale, punto di riferimento per la ricerca internazionale e hub antipandemico italiano”, ha osservato il candidato del Pd Silvio Franceschelli. Il Biotecnopolo, ha aggiunto, nasce “per volontà del Pd grazie ad un emendamento alla Legge di bilancio e alla determinazione del nostro segretario Enrico Letta”. Franceschelli ha poi ringraziato il ministro Roberto Speranza per “una grande operazione frutto di un lavoro di squadra”
Per il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani si tratta di “una vittoria per la Toscana, per la comunità scientifica nazionale e per quella internazionale, la dimostrazione che con il gioco di squadra si portano a casa risultati eccellenti in tempi utili”.
“Il Biotecnopolo di Siena grazie al Governo Draghi è realtà”, ha detto Stefano Scaramelli, candidato IV-Azione per la Camera “Un risultato straordinario avuto grazie al lavoro di questo Governo, della Regione Toscana, che vede arrivare sul territorio risorse e prospettive nuove nell’ecosistema italiano delle scienze della vita”.
Marco Crimi
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