Dalle prime ore di questa mattina la Polizia di Stato di Napoli, su delega del procuratore della Repubblica del capoluogo campano, sta eseguendo perquisizioni domiciliari nei confronti di 26 persone indagate per associazione sovversiva di matrice neonazista e suprematista nell’ambito di una complessa indagine svolta dalla Digos partenopea e dalla Direzione centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo interno. Usavano chat e piattaforme Telegram e WhatsApp, si addestravano in maniera costante e avevano rapporti con organizzazioni tra nazionaliste ucraine apertamente neonaziste quali il Battaglione Azov. Questi alcuni dei risvolti investigativi che hanno portato alle perquisizioni in Campania , ma anche nella provincia di Siena.