Bluetrusco tra cavalli e Palio

Si parla di Palio, al festival Bluetrusco, ma in un modo che stupirà i senesi e coloro che amano la famosa manifestazione. Le formelle ritrovate a Murlo, raffiguranti una corsa con fantini che montano cavalli a pelo tenendo un nerbo in mano, sembrano infatti raccontarci di corse avvenute sette-otto secoli prima della nascita di Cristo.

Appuntamento questa sera con gli archeologi Debora Barbagli e Giuseppe M. Della Fina, direttore scientifico della manifestazione, per approfondire meglio questo tema. Ma potrebbe esserci la sorpresa di alcuni protagonisti del Palio attuale, a sancire la continuità di un legame più antica di quanto si creda. È sufficiente per comprenderlo, esaminare le lastre in terracotta di rivestimento architettonico con decorazione a rilievo che decoravano la reggia dell’insediamento di Poggio Civitate, nella collina di fronte all’attuale castello di Murlo. Il fatto che le lastre ornassero il palazzo del dinasta locale suggeriscono la centralità dei giochi equestri nella vita della sua corte. Ma questo è solo un aspetto di una giornata che prevede prima (alle 17) una conversazione tra Giuseppe Maria della Fina e Andrea Zifferero – docente di archeologia all’università di Siena – intorno al libro Il mare inquieto dell’inquietezza.Una storia degli etruschi .

Per gli amanti della natura, da non perdere l’escursione dalla Pieve a Carli alle miniere ottocentesche di lignite. La partenza è prevista alle 10 dal museo. Successivamente si potrà mangiare nella piazza del castello, dove è prevista anche una esposizione di prodotti di filiera corta, visitare il museo, ammirare le mostre fotografiche, di grande suggestione. 

Da vivere, soprattutto, l’atmosfera di un castello illuminato di blu: un’atmosfera davvero magica.


Bluetrusco, alla sua prima edizione, è ideato e organizzato dal comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, Archeo e associazioni locali. Sono coinvolte Università e importanti istituzioni culturali internazionali, oltre a provincia di Siena e regione Toscana. L’evento rientra nel programma delle “Notti dell’archeologia”, nell’anno dell’archeologia e di Archeoslow.