Sulla cessione di Banca Monte dei Paschi di Siena è intervenuta la sezione di Siena di Fratelli d’Italia. “Come affermato nei giorni scorsi Fratelli d’Italia ritiene necessario realizzare una deroga in sede comunitaria”, si legge nel comunicato che prosegue, “funzionale a superare il termine d’uscita dello Stato da Mps attualmente fissato al 31 dicembre 2021 e valorizzare soluzioni che tutelino marchio, patrimonio e livelli occupazionali senza cedere alla tentazione di percorrere la strada più rapida e semplice, ma meno conveniente per lo Stato”.
La nota del partito si conclude: “Con l’operazione avviata la neutralizzazione dei rischi di esposizione per Unicredit comporterebbe un impegno per oltre 10 miliardi da parte dello Stato ribaltando di fatto cosi i costi su tutti i contribuenti italiani e sui lavoratori del Monte. Per questo FdI chiederà in sede di Parlamento Ue di verificare le condizioni per procedere ad una deroga del termine attualmente previsto anche in ragione del rilevante impatto avuto dalla pandemia sul contesto complessivo. Al contempo FdI si attiverà in sede di Parlamento nazionale per sollecitare il Governo a verificare la percorribilità di soluzioni che tutelino concretamente marchio, patrimonio, dipendenti”.
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