Questa mattina Cgil, Cisl e Uil sono scesi in piazza, piazza Salimbeni per la precisione, chiedendo a gran voce di essere ascoltati dal governo sulla questione Banca Monte dei Paschi che, dicono, da ormai cinque mesi ignora le richieste sindacali. “Io mi aspetto la presenza qui da parte di chi è sensibile ad una vertenza di un peso enorme”, ha detto Seggiani, segretario generale di Cgil Siena, commentando l’assenza di Enrico Letta alla manifestazione. Chi invece si è presentato, scendendo in piazza al fianco dei lavoratori, è Tommaso Marrocchesi Marzi, candidato alle suppletive del centrodestra e avversario proprio di Letta.
“Sono qui per testimoniare solidarietà ai dipendenti di Mps e delle altre società la cui vita dipende dalla banca”, dice Marrocchesi Marzi che prosegue: “Ovviamente è una testimonianza qualificata dalla mia posizione di profonda critica verso l’ipotesi spezzatino”. “Il mio impegno – spiega ancora – è quello di portare in Parlamento quanto sta succedendo in data room nei confronti del dossier Mps per valutare tutte le ipotesi alternative”. “Si può chiedere un tavolo governativo – spiega Marrocchesi Marzi, commentando la richiesta fatta da Letta – ma io mi auguro che la questione venga discussa in Parlamento con un punto fermo”.
Non è voluto mancare neanche Luigi De Mossi, sindaco del comune di Siena, che ha definito la sua presenza “di un significato ben preciso: istituzionale. Ho fatto la foto con la fascia tricolore proprio per questo motivo”. “Credo che sia necessario far capire al governo che la città non ha abbandonato la volontà di lottare per i dipendenti di Mps, per l’indotto, per la tradizione e per un marchio”. Infine, il sindaco di Siena dedica parte del suo tempo a parlare di Mario Draghi: “Il quadro lo stanno trattando i tecnici. Credo che ancora il presidente del Consiglio, che ha competenze enormi, non abbia il dossier sul suo tavolino”.