BMps: meno giornate di solidarietà obbligatoria ai dipendenti con il reddito più basso

Patto tra Mps e sindacati sul contenimento del costo del lavoro come previsto dal Piano di ristrutturazione 2017-2021. Saranno oltre 20mila, di cui 5 mila nella sola provincia di Siena, i dipendenti coinvolti nella trattativa tra le due parti. “Abbiamo chiarito che le acquisizioni raggiunte con l’accordo del 31 dicembre 2018 in materia di base imponibile per il calcolo del TFR e della contribuzione aziendale per la previdenza complementare hanno carattere definitivo – affermano i sindacati-, e quindi non potranno essere messe in discussione anche per il futuro”. 

Per quanto riguarda le giornate di solidarietà obbligatoria le organizzazioni hanno respinto la proposta di Mps di confermare quanto previsto dal Piano di Ristrutturazione per l’anno 2020. ” Abbiamo respinto con forza tale impostazione ed ottenuto una nuova modulazione per fasce di reddito sulla base di un impianto solidaristico – continuano i sindacati in una nota”.

La nuova impostazione prevede tre giornate di solidarietà per personale con reddito annuo lordo fino a 33mila euro; quattro giornate di solidarietà per dipendenti con reddito annuo lordo da 33.001 a 36mila euro;  cinque giornate per chi ha con reddito annuo lordo da 36.001 a 49mila euro; sei giornate per chi ha un Ral superiore a 49mila euro

L’accordo stabilisce inoltre che le richieste di “sospensione volontaria” fino a 10 giorni    -comprensivi delle giornate di solidarietà obbligatoria- vengano concesse automaticamente ferma restando la preventiva pianificazione. Potrà altresì essere richiesto un numero di giornate superiori, da concordare con le funzioni aziendali- evidenziano i sindacati-. Al termine della fase di verifica del numero di giornate di solidarietà volontaria concesse, verrà esaminata la possibilità di individuare ulteriori soluzioni migliorative”.

“Abbiamo altresì ottenuto l’impegno aziendale, in coerenza con quanto previsto dall’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL di settore e con le esigenze di riduzione del costo del lavoro, a facilitare il ricorso al lavoro a tempo parziale ed alle aspettative – si conclude così la nota-. Inoltre, in considerazione delle criticità emerse sul tema delle altre spese amministrative (ASA), abbiamo previsto un incontro di approfondimento sull’argomento all’interno della Commissione nuovo Modello di Banca entro il primo trimestre 2020. Con la presente intesa è stato infine confermato il ricorso al Fondo di Sostegno al Reddito su base volontaria, quale unico strumento per la gestione di eventuale riduzione degli organici”.