Su Banca Monte dei Paschi dall’opposizione è arrivata la risposta alle accuse che Luigi de Mossi, sindaco di Siena, ha lanciato al Pd e al suo parlamentare Pier Carlo Padoan (eletto nel collegio di Siena per le elezioni politiche del 2018). Bruno Valentini, consigliere comunale Pd attacca: “dando le risposte che Siena si aspetta, invece di cercare di spostare l’attenzione indicando un nemico al giorno: il Governo, la Regione, la Fondazione, il PD, il deputato Pier Carlo Padoan. In particolare, De Mossi torna sulle vicende di MPS proprio dopo aver ammesso esplicitamente che la crisi di Banca MPS è “sistemica”, ovvero comune all’intero sistema bancario, pur se aggravata dagli inauditi errori commessi oltre dieci anni fa ed avallati praticamente dall’intero mondo politico nonchè dall’opinione pubblica di allora”. Sulla Fondazione Mps, Bruno Valentini ha ricordato che “dalla presidenza Mansi in poi, ogni Deputazione ha predisposto numerose cause contro ex amministratori, Banca MPS e banche ed istituti che finanziarono la stessa Fondazione al momento della partecipazione all’aumento di capitale della Banca. Alcune cause la Fondazione le ha vinte, con un rimborso milionario, altre perdute, altre sono in itinere e sono ovviamente influenzate dai processi” , mentre su Paodan le’sindaco fa notare a De Mossi che è grazie a lui “venne varato un provvedimento straordinario da 20 miliardi di cui una buona parte utilizzati proprio per salvare MPS, che ha continuato ad esistere solo grazie a questa azione coraggiosa, che fu osteggiata dal centrodestra e dal Movimento 5 Stelle”.