Botte e violenze verso le loro compagne, il questore li avverte: “Fermatevi!”

Due uomini, entrambi italiani, di 36 e 53 anni, residenti rispettivamente in Val d’Orcia e in Valdichiana, sono stati ammoniti dal questore della provincia di Siena.

Sono 11 i provvedimenti di ammonimento emessi dal questore dall’inizio dell’anno, tutti nei confronti di destinatari di denunce per maltrattamenti in famiglia verso le compagne o mogli conviventi. Di questi, 2 sono stati disposti su richiesta di parte, mentre gli altri 9 sono stati adottati d’ufficio a seguito di condotte che hanno evidenziato comportamenti “maltrattanti” che configurano ipotesi di reato.

I provvedimenti più recenti richiamano i due uomini a tenere la giusta condotta, dopo l’intervento delle forze di polizia e conseguente segnalazione per “maltrattamenti in famiglia”. Le condotte si sono concretizzate in percosse e lesioni nei confronti delle vittime, a seguito di liti nate anche per futili motivi. Determinante per l’emissione del provvedimento l’analisi dei loro comportamenti e della loro condotta abituale, effettuata dai poliziotti della divisione anticrimine della questura.

In entrambi i casi è, infatti, emerso che avevano pregiudizi di polizia a carico, circostanza che ha contribuito ulteriormente alla valutazione dell’emissione del provvedimento. L’ammonimento del questore è una misura di prevenzione che nasce proprio con lo scopo di garantire alla vittima di atti persecutori, violenza domestica, cyberbullismo e altro, una tutela rapida ed anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale.
In pratica è l’avvertimento che il questore rivolge alla persona, di astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia o violenza.

In particolare, nei casi di violenza domestica può essere richiesto con istanza della vittima o adottato d’ iniziativa dal Questore. Non è un procedimento penale, ed è sufficiente contattare un ufficio di polizia ed esporre i fatti, nel modo più dettagliato possibile, raccontando tutti gli episodi di cui si è stati vittima: lesioni, percosse, etc. Non è necessaria la presenza di un avvocato.

Le informazioni fornite dalla vittima vengono valutate in breve tempo e la persona nei cui confronti è stato chiesto l’ammonimento, o anche in caso di mancata richiesta quando si procede d’ufficio, verrà invitata a tenere una condotta conforme alla legge.

I vantaggi dell’ammonimento sono quindi, innanzitutto l’anonimato e la tempestività nell’ammonire l’autore.