«È stato fatto per uccidere: a quell’ora le ragazze entravano, proprio a quell’ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza». Lo dice all’Ansa Angelo Rampino, il preside dell’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi dove stamani è avvenuta l’esplosione.
L’attentato è di «una crudeltà senza precedenti». Così il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri a Sky tg24. Quanto alla pista mafiosa, il ministro chiarisce che «non abbiamo elementi per poterlo dire con certezza anche perchè è una tipologia di attentato non consueto, non tipico dei messaggi di mafia».
Dietro l’attentato potrebbe esserci la Sacra Corona Unita. L’ipotesi investigativa prende sempre più corpo a poco più di tre ore dall’esplosione. Negli ambienti investigativi si fa notare che la Sacra Corona è un’organizzazione che ha una grande disponibilità di armi ed esplosivo grazie ai collegamenti con la criminalità organizzata dei Paesi dei balcani. C’e da ricordare che il 9 maggio scorso gli investigatori avevano portato a segno un brutto colpo contro la criminalità organizzata arrestando, a Mesagne, 16 persone accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, porto illegale di armi da fuoco, danneggiamento aggravato e incendio aggravato.
Roberto Saviano scrive su Twitter: «Un pensiero a Melissa e alle vittime. Ciò che mi distrugge è che l’obiettivo fosse proprio la scuola». Lo scrittore sottolinea che «molti sono concordi su Sacra Corona Unita».
Le scuole a Brindisi sono state abbandonate dagli studenti e dagli alunni che i genitori hanno preferito riportare a casa. Lo si apprende dal sindaco, Mimmo Consales, che appena si è diffusa la notizia dell’attentato si è recato alla scuola e poi in ospedale. Non c’è stato alcun ordine di evacuazione che peraltro – fanno notare al dicastero di viale Trastevere – sarebbe potuto arrivare soltanto dal ministero dell’Interno.
«Ci sono troppe coincidenze in questa vicenda. Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi». Lo ha detto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
Le “coincidenze” citate dal sindaco riguardano l’arrivo oggi a Brindisi della Carovana antimafia, il fatto che l’attentato sia avvenuto a qualche giorno dal ventesimo anniversario della strage di Capaci dinanzi ad un istituto intitolato a Francesca Morvillo e a Giovanni Falcone.
Troppe «coincidenze» per escludere che dietro l’esplosione all’istituto Falcone-Morvillo di Brindisi non ci sia un attentato criminale. A non escluderlo, è il parroco della Chiesa del Cristo a Brindisi, che riflette: «è significativa la data. A giorni ricorrerá l’anniversario della strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo. Ebbene, non mi pare casuale che la scuola dove è avvenuta l’esplosione sia proprio intitolata a loro. È chiaro che non si è trattato di una bravata», insiste il sacerdote.
Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sta recando sul luogo. Qui si trova l’assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati: «Ci sono i vigili del fuoco – racconta – non ci sono studenti, un muro della scuola è completamente annerito e ci sono detriti ovunque. È un disastro». Vendola e Amati andranno poi nell’ospedale per incontrare i feriti. Anche il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo è in partenza per Brindisi.
Anche il presidente della Repubblica «sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all’intera collettivitá brindisina». Lo si legge in un comunicato dell’ufficio stampa del Quirinale.
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