Bronzi di San Casciano, Fabio: “Valutiamo l’esposizione di un reperto”

“Valuteremo l’esposizione a Siena di un reparto dopo il rientro dei bronzi a San Casciano, attendiamo per i prestito anche le valutazioni del Ministero della Cultura”.

Così il sindaco Nicoletta Fabio ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera Monica Casciaro, del gruppo Siena Sostenibile, durante la seduta del consiglio comunale di oggi in merito al progetto di una mostra a Siena dei bronzi rinvenuti a San Casciano dei Bagni.

“La scelta dei luoghi espositivi ha però un vincolo molto forte, quello della presenza di un laboratorio di restauro e diagnostica ben attrezzato e organizzato – ha detto Fabio – oltre alla copertura finanziaria di tutta l’operazione che fra tutto si aggira intorno ai 500mila euro. I reperti infatti, molto delicati e sensibili, ogni volta hanno bisogno di sostare nei laboratori di diagnostica circa tre settimane prima dell’allestimento.

“A seguito di alcune interlocuzioni avvenute con  Gennaro Sangiuliano sono venuta a conoscenza del fatto che al momento soltanto Napoli e il Mann, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sono certi come sede espositiva e che i bronzi, a fine mostra, intorno al mesi di giugno, torneranno a San Casciano dei Bagni”, ha aggiunto.

Il sindaco ha voluto precisare che “l’intenzione del Ministero è ovviamente quella di far tornare stabilmente e il prima possibile i bronzi nella località d’origine, spero in ogni caso che sia possibile avere all’interno del nostro prestigioso Museo Archeologico uno dei reperti così da permettere a chi è in visita al Santa Maria della Scala di poterlo ammirare contornato da tanti altri reperti che impreziosiscono il complesso, ma che forse restano ancora poco conosciuti dalla città”.

“Si dibatte in questi giorni – ha concluso il sindaco – sull’utilizzo che può essere fatto o meno degli spazi del Santa Maria: sottolineo che per una piena valorizzazione del nostro complesso museale sono indispensabili una serie di strumenti, come nel caso dei laboratori diagnostici per il mantenimento dei reperti archeologici di San Casciano, o locali di cui dotarsi per essere in grado di accogliere opere di un certo prestigio. Entro l’estate sarà completata la costruzione di un deposito, proprio nella direzione di dotare, passo dopo passo, il Santa Maria di spazi idonei utilizzabili anche come possibili laboratori di restauro”.

La consigliera del gruppo Siena Sostenibile, Monica Casciaro, si è ritenuta “soddisfatta con la speranza che il Santa Maria diventi un museo sempre più conosciuto anche dotandosi di laboratori specifici, che mi rendo conto abbiano un costo non indifferente, ma che così permetterebbero di sfruttare al meglio e maggiormente l’intero complesso”