La stazione carabinieri forestale di Chiusi, a conclusione delle attività investigative condotte, ha denunciato un soggetto, titolare di impresa individuale dedita alla manutenzione del verde di parchi e giardini, per il reato di illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi. I militari hanno accertato che il soggetto ha provveduto alla combustione di un grosso cumulo di rifiuti vegetali nel proprio stabilimento sito nella zona artigianale di Chianciano Terme, in località Astrone. Tali rifiuti non risultavano di produzione propria, bensì derivavano dall’attività imprenditoriale di manutenzione del verde e quindi dovevano essere smaltiti nelle forme di legge e non tramite combustione. Si ricorda, infatti, che la normativa vigente, salvo diverse e più restrittive disposizioni comunali, consente l’abbruciamento, nel luogo di produzione ed in giornate non ventose, di piccoli quantitativi di rifiuti vegetali (sfalci e potature), in quantità giornaliere non superiori a 3 metri steri per ettaro, purché le ceneri vengano reimpiegate nel ciclo colturale come sostanze concimanti o ammendanti tramite distribuzione sul terreno. Si ricorda, inoltre, che nel periodo definito a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi (dal 1° luglio al 31 agosto, salvo proroghe) ogni forma di abbruciamento è tassativamente vietata.