Sono 82 i comuni toscani nei quali, per la stagione venatoria 2012-2013, sarà possibile cacciare lo storno, a fronte dei 66 dello scorso anno. Confermata anche per la stagione che sta per aprirsi anche la mobilità dei cacciatori negli Atc (ambiti territoriali di caccia) della regione. Lo ha deciso la giunta che oggi ha approvato due delibere su proposta dell’assessore all’agricoltura e alla caccia Gianni Salvadori.
Prelievo in deroga “La delibera che autorizza il “prelievo in deroga” allo storno – spiega l’assessore Salvadori – è una risposta alle difficoltà dei territori che hanno denunciato danni alle colture agricole di pregio. E’ un problema che assume contorni sempre più gravi ed è per questo che siamo convinti che la strada maestra sarebbe quella di reinserire lo storno fra le specie cacciabili.”
“Gli interventi di prevenzione messi in atto dalle Province – continua Salvadori – non sono stati sufficienti a contenere le perdite di frutta, ortaggi, uva e olive compiute da questi volatili. Anche quest’anno, infatti, abbiamo purtroppo dovuto constatare un aumento degli attacchi alle coltivazioni di maggiore pregio, come ad esempio viti, frutta, girasole, cereali. Di fronte a questa situazione la Regione ha deciso di intervenire. Lo ha fatto dopo aver raccolto sia l’allarme delle organizzazioni professionali agricole, sia i pareri favorevoli degli istituti scientifici nazionali e della stessa Commissione europea, adottando con un provvedimento che autorizza i cacciatori alla difesa delle colture in atto, perfettamente in linea con le normative vigenti e registrando il plauso della stessa Commissione Europea”.
L’abbattimento in deroga degli storni sarà possibile solo nei comuni in cui è stato autorizzato. Ecco dove:
Provincia di Arezzo: Castel San Niccolò, Castiglion Fiorentino, Civitella Valdichiana, Pieve Santo Stefano;
Provincia di Firenze: Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno, Fucecchio, Impruneta, Incisa Valdarno, Pelago, Rignano sull’Arno, San Casciano Val di Pesa e Vinci;
Provincia di Lucca: Altopascio, Camaiore, Capannori, Lucca, Massarosa, Montecarlo, Pescaglia, Pietrasanta e Porcari;
Provincia di Massa Carrara: Carrara e Massa;
Provincia di Pisa: Bientina, Capannoli, Casciana Terme, Cascina, Lari, Palaia, Pisa, Ponsacco, San Giuliano, San Miniato, Terricciola e Vico Pisano;
Provincia di Pistoia: Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese, Quarrata, Serravalle Pistoiese e Uzzano;
provincia di Prato: Carmignano e Prato;
provincia di Siena: Asciano, Castellina in Chianti, Castiglione D’Orcia, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chiusi, Colle di Val D’Elsa, Gaiole in Chianti, Montalcino, Montepulciano, Monteroni D’Arbia, Murlo, Piancastagnaio, Pienza, Rapolano Terme, San Casciano Dei Bagni, Sarteano, Siena, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda.
Il prelievo in deroga dello storno potrà avvenire in preapertura, se approvata, e nel periodo dal 16 settembre al 16 dicembre, da appostamento e in prossimità di oliveli, vigneti e frutteti con frutto pendente.
“Voglio ricordare – sottolinea l’assessore – che in materia di deroghe siamo sempre in attesa del Dpr sulle linee guida, che il governo si era impegnato a emanare oltre due anni fa. In questa situazione le Regioni si trovano a dover fronteggiare difficoltà spesso insormontabili, mentre la richiesta avanzata dal governo all’Unione Europea per inserire lo storno fra le specie cacciabili avrà, inevitabilmente, tempi di risposta molto lunghi.”
Mobilità Nella giunta di oggi è stato approvato anche il provvedimento che definisce le modalità di accesso dei cacciatori toscani in ambiti di caccia diversi da quello di residenza. In particolare si specifica che i cacciatori residenti in Toscana possono acquistare un pacchetto di 5 giornate, da usufruire in un Atc diverso da quello di residenza, al costo di 26 euro. Per usufruire delle giornate acquistate è necessaria la prenotazione. Le modalità sono illustrate sul sito della Regione, nelle pagine dedicate a caccia e pesca.
I cacciatori non residenti che vogliono cacciare in Toscana dovranno dimostrare di aver pagato la somma di 25 euro e di aver prenotato la giornata di caccia.