Siena

Cadiamo e ci rialziamo: le difficoltà psicologiche e la resilienza delle vittime dell’alluvione

Le catastrofi naturali rappresentano una minaccia crescente per molte comunità in tutto il mondo. Tra queste, le inondazioni sono una delle situazioni più devastanti, portando non solo a danni materiali, ma anche a profonde difficoltà psicologiche per le persone coinvolte.

Tutto questo è stato vissuto da molti toscani nell’ultima settimana. L’alluvione crea terrore e incertezza. Quando le acque iniziano a crescere e minacciare la vita e la proprietà, il trauma inizia a manifestarsi. Gli individui coinvolti possono sperimentare ansia, paura e confusione. Il rumore assordante dell’acqua che si abbatte, il terrore di essere intrappolati o di perdere cari possono avere un impatto devastante.

La perdita di case, beni personali e la dilagante sensazione di insicurezza sono tra i principali fattori di stress associati a questi eventi. Dover abbandonare forzatamente i propri luoghi può portare a sensi di impotenza, disorientamento e depressione.

Le persone vedono le loro vite distrutte dall’acqua e dal fango incontrollabile, il che può generare una sensazione di impotenza e perdita. A queste difficoltà, si aggiunge il lutto dovuto alla perdita di familiari e amici, come purtroppo è avvenuto anche in questo ultimo disastro. In drammatiche situazioni come queste, in molti possono sviluppare un disturbo post-traumatico da stress (PTSD), che può persistere per anni dopo l’evento. I sintomi del PTSD includono flashback, evitamento di situazioni, luoghi e ipervigilanza.

Questo disturbo può influenzare significativamente la vita quotidiana delle persone colpite, rendendo difficile l’adattamento a una nuova realtà. È importante riconoscere i sintomi del PTSD e cercare aiuto professionale quando necessario. La terapia e i trattamenti possono aiutare a gestire il trauma a lungo termine e a migliorare la qualità della vita. L’importante è non soffrire in silenzio, ma cercare il supporto necessario per affrontare le difficoltà.

Le comunità colpite dalle alluvioni devono avere a disposizione servizi di salute mentale adeguati, reti di supporto e servizi di consulenza per aiutare le vittime a elaborare il trauma e ad affrontare le difficoltà psicologiche. Tutto ciò si traduce nella resilienza comunitaria. Questa rappresenta un elemento chiave nella ripresa a breve, medio e lungo termine.

La solidarietà e il sostegno reciproco possono contribuire a rafforzare la capacità di far fronte al dramma vissuto. Quando una comunità si unisce per supportare i suoi membri in difficoltà, si crea un ambiente di sostegno indispensabile per superare ogni tipo di catastrofe, anche la peggiore. In conclusione, affrontare le difficoltà psicologiche di chi deve affrontare un’alluvione è una sfida complessa ma cruciale. La salute mentale è altrettanto importante quanto la riparazione materiale, e il sostegno psicologico è fondamentale per aiutare le vittime a superare il trauma e a costruire una base solida per la ripresa.

La comunità e i servizi di salute mentale devono lavorare insieme per garantire che nessuno sia lasciato da solo a fronteggiare le acque in tumulto. Il supporto, l’empatia e la resilienza comunitaria sono chiave per la guarigione e la ripresa dopo un’alluvione. Forza Toscana!

Dott. Jacopo Grisolaghi
Psicologo, Psicoterapeuta e Ricercatore del Centro di Terapia Strategica
www.jacopogrisolaghi.com
IG @dr.jacopo.grisolaghi

marco crimi

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